📸📸 Nuovo video corso disponibile! ILLUMIINARE LA BELLEZZA - Illuminazione da studio per fotografia beauty - scopri il prezzo in promo lancio, clicca qui! 📸📸

Cos'è la velocità dell'otturatore e come funziona.

Avete presente il caratteristico rumore, il “click” per intenderci, che si sente ogni volta che premete il pulsante di scatto? Ecco, quello è il suono dell'otturatore della vostra macchina fotografica. Se è vero che l'otturatore si muove ogni volta che si realizza uno scatto, è anche vero che non si muove sempre alla medesima velocità.

Ma esattamente cos'è la velocità dell'otturatore e come è possibile controllarla, ma soprattutto, come il comprendere la corretta utilizzazione di questo elemento può aiutare ad ottenere foto migliori?

Per rispondere a queste domande, dobbiamo affrontare la questione attraverso una serie di elementi.

COS'E' LA VELOCITA' DELL'OTTURATORE

Come molti di voi sapranno, una fotocamera “cattura” un'immagine esponendo un elemento fotosensibile (un tempo era la pellicola, oggi sono i sensori digitali) alla luce. L'otturatore è una sorta di barriera che semplicemente blocca l'entrata della luce quando non si sta scattando. Quando premiamo il pulsante di scatto, non facciamo altro che mandare un comando all'otturatore di aprirsi, e così facendo, la luce permette di imprimere l'immagine inquadrata sull'elemento fotosensibile. Rilasciando il pulsante, l'otturatore si chiuderà, impedendo ad ulteriore luce di passare.

E' facile quindi, comprendere che, la velocità dell'otturatore altro non è che la velocità con cui la barriera costituita dall'otturatore, si apre e si chiude per lasciar entrare la luce, e di conseguenza, calcola per quanto tempo il nostro elemento fotosensibile è esposto alla luce per catturare una determinata immagine: si può calcolare da pochi millisecondi a interi minuti.

Capire il corretto funzionamento dell'otturatore e la relativa velocità di apertura (che insieme al controllo degli ISO e l'apertura di diaframma, gestisce la corretta esposizione dell'immagine da scattare) è essenziale per avere un controllo completo della nostra macchina, abbandonando l'utilizzo degli automatismi.

Infatti, se l'otturatore rimane aperto per un tempo eccessivamente lungo, ci sarà un eccedente passaggio di luce e, a meno che non si stia scattando in condizioni di luce scarsissima, l'immagine realizzata, risulterà troppo sovraesposta. Nella situazione opposta, cioè se la velocità è troppo breve, l'immagine potrebbe risultare scura.

Non solo... oltre a calcolare la quantità di luce, durante il periodo in cui il sensore (o la pellicola) rimane esposto, verranno registrati tutti gli elementi che sono di fronte alla telecamera. Se qualcosa si muove durante la fase di scatto, per un tempo di qualche secondo, ad esempio, la fotocamera registrerà tutti i movimenti. Se invece di qualche secondo, il tempo di esposizione è velocissimo (parliamo di mille-secondi... 1/4000 per intenderci) allora il movimento verrà congelato, registrando quell'unico attimo.

COME SETTARE LA VELOCITA' DEL'OTTURATORE

Come abbiamo detto poco sopra, la velocità dell'otturatore fa parte, insieme agli ISO e all'apertura del diaframma, del cosiddetto “triangolo dell'esposizione” che permette di ottenere uno scatto ben bilanciato dal punto di vista delle ombre e delle luci. Tali elementi sono intimamente connessi, a tal punto che il cambio di uno di questi parametri, implica, necessariamente un cambio degli altri due. Ma cosa succederebbe se lavorassimo solo sulla velocità dell'otturatore senza occuparci degli altri due parametri? Lavorando sulle modalità semi-automatiche delle moderne macchine digitali, esiste il comando “priorità di tempo” che permette di decidere il tempo di esposizione mentre le macchina applica il rapporto di reciprocità (gestendo quindi i valori di ISO e apertura) al fine di ottenere un'esposizione ottimale.

Tale comando, può essere molto utile, da un lato per i principianti che stanno imparando a gestire la propria macchina, ma dall'altro anche per i fotografi professionisti che spesso la scelgono nei casi in cui ci siano repentini cambi di illuminazione durante le fasi di scatto.

La velocità viene solitamente misurata in frazioni di secondo quando è inferiore ad 1 secondo. Per intenderci, se sulla macchina vediamo scritto !74, significa un quarto di secondo, o 1/250, significa un duecentocinquantesimo di secondo.

La maggior parte delle moderne macchine reflex o mirrorless, sono in grado di gestire velocità dell'otturatore fino ad 1/4000 di secondo e alcuni modelli arrivano anche fino a 1/8000 e oltre. Per le velocità superiori ad 1 secondo, invece, generalmente lo standard è un massimo di 30 secondi. Per aperture più lunghe (tipico caso della fotografia astronomica e la realizzazione di star trails), esiste una funzione apposita detta “bulb” o si usano appositi telecomandi per scatto remoto.

USARE LA VELOCITA' DELL'OTTURATORE PER PREVENIRE LA SFOCATURA

Parlavamo prima del fatto che quando l'otturatore si apre, per tutto il tempo che il sensore rimane esposto, oltre alla luce, vengono registrati anche tutti gli elementi presenti di fronte alla telecamera, compreso i movimenti. Quindi, se l'otturatore rimane aperto per un tempo eccessivamente lungo, non incorriamo solo nel problema dalla foto sovraesposta, ma anche nel rischio di ottenere una foto sfocata.

Tralasciando momentaneamente gli elementi artistici (ci sono foto volutamente sfocate che sono dei veri e propri capolavori), la velocità dell'otturatore dovrebbe andare di pari passo con la velocità dell'elemento che state scattando (se di elemento in movimento si tratta). Per esempio... se state fotografando una partita di calcio, è probabile che scattando a 1/80 un giocatore che corre, l'immagine verrà completamente mossa. Nell'ambito dello sport generalmente, le immagini non vengono mai scattate sotto 1/500, mentre se state scattando persone che camminano o bambini che giocano, 1/250 potrebbe essere un giusto compromesso.

Un'immagine sfocata può dipendere non solo dal movimento del soggetto (caso tipico in cui la scena è a fuoco ma l'elemento che si muove è sfocato), ma anche dal fatto che la fotocamera si muove (magari perchè tremano le mani) e la scena sarà tutta fuori fuoco (caso tipico in cui, per scattare una scena piuttosto buia, si deve tenere l'otturatore aperto per un tempo lungo). In questo caso l'utilizzo del cavalletto assicurerà la stabilità della macchina e la conseguente immagine a fuoco (vedi i classici esempi di star trails, in cui la macchina è montata sul cavalletto, con l'otturatore aperto anche per diverse ore, cosa impossibile a mano libera).

Una piccola regola che può aiutarvi per capire qual'è la velocità minima da usare a mano libera, quando scattate, per non incorrere nel rischio di immagini mosse, è quella di usare i cosiddetti “tempi di sicurezza”. Questa regola dice semplicemente che il tempo di scatto deve essere pari al reciproco della focale utilizzata, cioè semplicemente, se si una un obbiettivo da 50 mm, il tempo minimo di scatto non deve scendere sotto 1/50, se si usa una lente da 250 mm, non si deve scendere sotto 1/250 e così via. Maggiore sarà la focale e minore sarà il tempo di esposizione.

                                                                                    

USO CREATIVO DELLA VELOCITA' DELL'OTTURATORE

Si sa... prima si imparano le regole e poi si impara ad infrangerle. Fin'ora abbiamo parlato di una serie di norme e regole per ottenere un'immagine correttamente bilanciata e priva di sfocature o movimenti indesiderati. Ma come abbiamo anche accennato, il movimento può essere voluto, la sfocatura cercata, in modo da ottenere effetti creativi davvero incredibili.

L'elemento sfocato, ad esempio, può creare un senso di movimento anche se la foto è un elemento statico. Ad esempio, le foto scattate durante una gara automobilistica, sono realizzate ad una velocità di scatto che permette alla carrozzeria di rimanere a fuoco, mentre le ruote sono palesemente sfocate trasmettendo subito, all'osservatore, un senso di movimento. Se tutta la macchina fosse a fuoco, sembrerebbe ferma, parcheggiata, levando completamente la sensazione di dinamicità.

Un altro elemento che crea un'incredibile sensazione di velocità e movimento, è la cosiddetta tecnica del “panning” che permette all'elemento in movimento di essere perfettamente a fuoco, mentre lo sfondo risulta completamente sfocato in una sorta di scia orizzontale. Tale tecnica, che richiede un po' di pratica e di esperienza, prevede di seguire, per un tempo che si aggira generalmente tra 1/30 e 1/60, il soggetto in movimento con l'otturatore aperto. Come è facile intuire, essendo il tempo decisamente lento, il rischio che tutta l'immagine sia sfocata è decisamente alto.

Altri esempi di movimento creativo, per esempio sono quelli in cui il soggetto in movimento è completamente sfocato, mentre il resto della scena è assolutamente a fuoco. E' il caso tipico delle “acque setose”, cioè quelle foto dove l'acqua in movimento di una cascata o di un fiume, appaiono sfocate con questo effetto appunto setoso, mentre il contesto naturalistico intorno, è perfettamente nitido. In questo caso, per esempio, si una un tempo di esposizione lungo, con la macchina, rigorosamente messa sul cavalletto. Ovviamente le lunghe esposizioni, in contesti naturalistici, richiedono una scarsissima luce, come per scattare foto di stelle, e, nel caso vogliate fare scatti diurni, come quelli per l'acqua setosa, per evitare una certa sovraesposizione dovuta ai tempi lunghi durante il giorno, sarà utile munirsi di un filtro oscurante, i cosiddetti filtri ND, di cui abbiamo parlato in questo articolo.

___________________

 ➜ Ti è piaciuto l'articolo? Vuoi imparare a padroneggiare la luce per ottenere scatti di alto livello? Allora abbiamo quello che fa per te! Vieni a visitare la pagina del fantastico corso di Azzurra Piccardi sul REVERSE LIGHTING per capire alla perfezione le dinamiche dell'illuminazione, migliorare la qualità delle tue fotografie e crescere come professionista.

Close

50% Complete

Rimani aggiornato!

Iscriviti alla nostra newsletter per seguire la nostra formazione gratuita, le novità sui corsi che stiamo lanciando, aggiornamenti e curiosità dall'industria della fotografia.