7 Tecniche Creative per Fotografia Beauty: Effetti Unici Senza Photoshop

Oggi parliamo di 7 tecniche di ripresa particolari e creative, si tratta di effetti speciali realizzabili al momento dello scatto, senza ricorrere alla post produzione. Sono perfette per editoriali, lavori creativi o beauty concettuali e ritratti e sono perfetti per evocare emozione e dare un tocco di magia. Ecco le tecniche di cui vogliamo parlarvi:

  • 1. Filtro Mist
  • 2. Filtro Mist homemade
  • 3. Prospettiva Forzata
  • 4. Double Exposure in Camera
  • 5. Flares
  • 6. Prismi e Cristalli 
  • 7. Lunga Esposizione con Flash

Vediamole nel dettaglio una per una. 

📸 Tecnica 1: Il fascino del filtro Mist

Immagina di voler ottenere un’immagine dove la pelle della modella sembri quasi vellutata, luminosa, senza tempo, eppure con occhi e labbra che restano perfettamente nitidi. Per raggiungere questo effetto già in fase di scatto, senza dover smanettare in post-produzione, puoi usare un filtro Mist da montare direttamente sull’obiettivo.

 Esistono due tipologie di Mist: White e Black ed entrambi sono disponibili in varie gradazioni (1/8, 1/4, 1/2, 1, 2) più alto è il numero e più intenso è l'effeto

Sono due tipi di filtri di diffusione molto usati in fotografia e video per modificare l’aspetto della luce e l’atmosfera delle immagini. Pur essendo simili nella funzione di base (ammorbidire la luce e creare un effetto sognante) si distinguono per il modo in cui trattano luci, ombre e contrasto.

Ne parlo nello specifico nel video che ho creato per Universo Foto:

 Ti riassumo le caratteristiche di seguito:

Caratteristica White Mist Black Mist

Effetto sulle luci 

              

Ammorbidisce e fa "sbocciare" in maggior misura le alte luci rispetto al black, creando un alone luminoso diffuso e un look etereo e sognante.         

              

Ammorbidisce le luci intense, ma mantiene maggiore controllo sulle alte luci, evitando che diventino troppo dominanti.

 

Effetto sulle ombre

 

Ammorbidisce anche le ombre, creando un effetto nebbioso su tutta l’immagine, mantenendo però un grado di nero leggermente più contrastato del black

 

Le ombre restano più definite e meno contrastate, appiattendo l'immagine leggermente.

 

Contrasto

 

Riduce il contrasto generale, ma in minor misura rispetto al black mist, dando un aspetto più morbido e uniforme.                            

 

Riduce il contrasto solo nelle alte luci, ma lo preserva nelle ombre e nei dettagli, per un effetto più naturale.

 

Aspetto finale

 

Immagine più "dreamy", vintage, con bagliori evidenti attorno alle fonti luminose

 

Immagine più cinematografica, atmosferica, con un effetto soft ma meno invasivo e più bilanciato.

 

Utilizzo tipico

 

Ritratti, beauty, matrimoni, paesaggi artistici, per look eterei o retrò.

 

Ritratti, beauty, matrimoni, paesaggi artistici, per look eterei o retrò.

In definitiva, i filtri mist sono Ideali se vuoi un effetto molto sognante, con una diffusa morbidezza su tutta l’immagine, luci che "sbocciano" e un contrasto generale ridotto. Perfetto per fotografia beauty, ritratti, matrimoni, look vintage o artistici.

La sceltra tra white e black mist dipende dall'effetto che stai cercando. Posso però affermare che, il black mist è preferibile se desideri un effetto meno contrastato, un soft più controllato, con dettagli e ombre che restano ben visibili, mantenendo un look naturale, ma con un tocco cinematografico. Ottimo per creare atmosfera senza esagerare con la perdita di dettaglio o contrasto.

Quindi, scegli il filtro in base al mood che vuoi trasmettere nella tua foto o nel tuo video!

Se ti interessa questo argomenti ti invido a dare un occhio anche a questo video, dove parlo sempre di filtri mist:

 

Tecnica 2: Il trucco vintage della vasellina

C’è un metodo antico, quasi teatrale, che molti fotografi usavano ancor prima che Photoshop fosse un’idea lontana e che i filtri mist fossero inventati: spalmare un velo di vasellina su un filtro neutro (ad esempio un UV) o pezzo di vetro (come si faceva un tempo) per ottenere un effetto flou estremamente artistico e personale.

Prima di tutto, è essenziale sottolineare che non devi mai mettere la vasellina direttamente sulla lente dell’obiettivo. Usa invece un vecchio filtro UV (anche economico) come supporto un pezzo di vetro o di plastica trasparente oppure, ancora più semplice, del domopack. Preleva una piccola quantità di vasellina con un cotton fioc o il dito e applicala con delicatezza creando una patina morbida. Puoi lasciare il centro nitido e sfumare verso i bordi o parte di essi, oppure disegnare spirali, cuori, effetti nebbia... qui la creatività è tutto.

Quando monti il filtro sull’obiettivo (oppure lo tieni in posizione con la mano nel caso del pezzo di vetro/pvc) e punti la macchina sulla modella, noterai che le zone coperte dalla vasellina si ammorbidiscono, mentre le aree libere restano nitide. È un modo meraviglioso per evocare un mood nostalgico, romantico, quasi pittorico. Funziona alla grande con luce continua morbida o luce ambiente da finestra, magari in controluce per esaltare l’effetto sognante.

È una tecnica che funziona benissimo per fotografie beauty creative, progetti personali, editoriali a tema retrò. Ma anche per dare un twist emotivo e originale a un semplice ritratto.

 

Tecnica 3: La prospettiva forzata 

Spesso, nella fotografia di bellezza, ci concentriamo sull’uniformità, la simmetria, la perfezione. Ma cosa succede se invece iniziamo a giocare con le proporzioni, distorcendo leggermente i lineamenti per enfatizzare tratti come gli occhi, le labbra, la mascella? Qui entra in scena la prospettiva forzata.

Per ottenere questo effetto, basta montare un obiettivo grandangolare – come un 24mm o 35mm – e avvicinarsi molto al soggetto, mantenendo però la messa a fuoco precisa su un punto specifico (in genere gli occhi). Più vicino sei, maggiore sarà la distorsione prospettica: il naso sembrerà più prominente, gli occhi più grandi e il viso assumerà un aspetto quasi caricaturale, ma affascinante.

Questo tipo di ripresa funziona particolarmente bene con modelle dal viso grafico o tratti marcati. Ti consiglio di mantenere una buona distanza di sicurezza – non meno di 20 cm – e di sperimentare diversi angoli: prova a salire sopra il soggetto o abbassarti, per trovare la prospettiva più interessante. Se abbini questa tecnica a una luce direzionale (magari una fonte laterale leggermente dura) potrai scolpire il viso esaltandone la struttura e rendere l’effetto ancora più teatrale.

È una tecnica “coraggiosa”, che rompe le regole classiche del beauty, ma ti aiuta a creare immagini che si distinguono.

 

Questa tecnica viene utilizzata non solo anche in fotografia di moda, ma anche nei film, Utilizzata far sembrare alcuni elementi  o personaggi più grandi nella scena, dove l'elemento più grande è posto più vicino alla camera, rispetto al modello o modella. Un esempio lo troviamo nel signore degli anelli, nel quale agli Hobbit sono più piccoli di Gandalf, gli elfi e gli umani.

 Sotto, il backstage di come è stata realizzata la scena, come puoi vedere Gandalf è in primo piano e la parte di tavolo vicino a lui è stato creato appositamente un po' più rialzato. La giusta inquadratura gioca un ruolo fondamentale qui per far si che la scena sia credibile e lo Hobbit sembri più piccolo.

Tecnica 4: Doppia esposizione in camera

Se vuoi portare la tua fotografia su un piano concettuale e artistico, la doppia esposizione in camera è uno strumento potente e ancora sottoutilizzato. La maggior parte delle fotocamere mirrorless moderne e alcune DSLR avanzate (Canon, Nikon, Fuji, Olympus) offrono la possibilità di creare multi-esposizioni direttamente in fase di scatto.

Il principio è semplice, ma il risultato può essere incredibilmente sofisticato. Si scatta una prima immagine (magari un ritratto beauty classico con ombre importanti, drammatiche e profonde, su fondo neutro magari chiaro, e subito dopo si sovrappone una seconda esposizione, che può essere una texture, un dettaglio floreale, una silhouette o perfino un pattern geometrico.

Nelle aree scure, la texture verrà maggiormente impressa rispetto alle aree chiare creando un mix surreale e talvolta onirico.

Per ottenere il massimo, è importante mantenere un'area del primo scatto scura, in modo da permettere al secondo scatto che verrà sovraimposto di essere a sua volta impresso. Questo perché il sensore, come la pellicola, una volta impresso e salvato il primo scatto, difficilemente la seconda immagine si imprime là già dove l'immagine è stata impressa dalla luce. Il trucco per ottenere una fotografia di successo è pensare alla composizione finale come una tela a due strati: il soggetto getta la base con toni chiaroscuri e la texture crea l’atmosfera.

 

 

📸 Tecnica 5: Lens flare (riflessi della lente)

Molto spesso demonizzati in verità usati a scopo creativo i lens flare restituiscono un effetto molto sognante. Creati dalla luce che entra direttamente nella lente o da quella parassita che filtra lateralmente, soprattutto quando non il paraluce non è montato sopra l'obiettivo. In pratica si tratta di lavorare in controluce, una pratica che spaventa molti fotografi, perché si tratta di una situazione difficile se non si è in grado di padroneggiarla. C’è un modo molto semplice per aggiungere un tocco di magia ai tuoi scatti beauty: lavorare in controluce e generare dei flare controllati. Sì, proprio quei bagliori di luce che spesso vengono eliminati ma che, se gestiti con maestria, diventano parte del linguaggio estetico.

La chiave è posizionare una fonte luminosa intensa dietro la modella, leggermente inclinata verso l’obiettivo, senza però colpire direttamente la lente (a meno che tu non voglia esagerare). Può essere una luce continua molto potente, il sole o un flash.

Montando un obiettivo senza paraluce – magari un 50mm o un 85mm con diaframma abbastanza aperto (f/2.8 o f/4) – puoi iniziare a cercare quel punto magico dove la luce colpisce il vetro creando aloni, riflessi o “rainbow flare”. Sposta leggermente l’inquadratura, inclina il corpo macchina, e osserva come cambia il flare. Questo movimento è parte integrante della tecnica.

Per mantenere leggibilità sul viso, usa un riflettore argentato o bianco frontale, oppure una seconda luce soft da camera frontale. Così bilanci l’esposizione e mantieni i tratti chiari anche con una forte fonte posteriore.

Risultato? Una foto vibrante, quasi eterea, che comunica emozione e sensualità con un semplice colpo di luce.

 

Esempi di lensflare diretta a sinistra e di riflesso di lente creato da luce parassita a destra

 

Esempi di lensflare efatizzati da filtri creativi: a sinistra con star dust a 6 punte e a destra con black mist da 1/2

Tecnica 6: Cristalli e prismi 

Quando vuoi creare un’atmosfera surreale e sognante, dove riflessi, sdoppiamenti e fasci di luce avvolgono il soggetto, c’è un trucco che non fallisce mai: usare cristalli, prismi o oggetti trasparenti davanti all’obiettivo, di qualsiasi tipo, anche un blister di pasticche finito, purché si lavori in controluce, o quasi (se si ricerca un effetto molto intenso).

Come avrai capito, non parliamo di filtri professionali, ma di strumenti artigianali: un vecchio prisma da lampadario, un pezzo di vetro rotto lucidato, una lente d’ingrandimento, un foglio di plastica dicroica e molto altro, qui la cratività la fa da padrone. Il loro utilizzo è semplice: tieni uno di questi oggetti con una mano, sporgendolo lateralmente davanti e vicino alla lente (senza paraluce), e inizia a muoverlo mentre componi lo scatto. La luce (naturale o artificiale che sia) verrà rifratta, sdoppiata, moltiplicata. Gli effetti che ne derivano sulla fotografia possono essere molteplici, in base se stai lavorando in contro luce o meno. Ti invito a sperimentarli! 

In uno shooting beauty questo può trasformare l’intero mood: da un volto perfetto su fondo neutro, si passa a un mondo di riflessi e nuance diluite rendendo l'atmosfera molto più eterea.

 

 

 

A sinistra esempio di effetto derivato da una pellicola dicroica, a desta un effetto creato da un prima.

Tecnica 7: Lunga esposizione con flash

Questa è una delle tecniche più suggestive per unire movimento e nitidezza in un’unica immagine. Il concetto è semplice ma estremamente efficace: mantenere l’otturatore aperto abbastanza a lungo da catturare il movimento, congelando al tempo stesso il volto della modella con un colpo di flash sincronizzato.

Imposta la fotocamera in modalità manuale. Scegli un tempo lento (tra 0,5 e 1 secondo, o anche più a seconda dell’effetto desiderato), ISO basso (100–200) per ridurre il rumore, e un’apertura attorno a f/8 per ottenere una buona quantità di dettaglio nella parte congelata dell’immagine.

Questa tecnica si basa su uno schema luce misto: un flash che congela il soggetto e una luce continua che registra il movimento. La modella deve essere posizionata in modo che la parte del corpo che vuoi congelare sia illuminata solo dal flash, mentre la zona che desideri rendere mossa sia esposta alla luce continua.

Importante: disattiva la luce pilota del flash. Con tempi lunghi, se la luce pilota rimane accesa dopo il lampo, continuerà a illuminare la scena e potrebbe annullare l’effetto di congelamento o comunque "sporcarlo".

Assicurati anche che la luce continua non colpisca accidentalmente la parte che intendi congelare, soprattutto se il soggetto è relativamente fermo: anche una lieve esposizione continua potrebbe generare scie indesiderate o vanificare il congelamento.

Prima tendina o seconda tendina?

La sincronizzazione del flash può avvenire:

  • Sulla prima tendina: il lampo viene emesso all’inizio dell’esposizione, congelando il primo istante del movimento.

  • Sulla seconda tendina: il lampo avviene alla fine del tempo di esposizione, congelando il soggetto dopo che la luce continua ha disegnato la scia. Questo è ideale quando vuoi che il soggetto risulti “davanti” alla scia, ad esempio nel caso di un movimento come una corsa o un salto.

Che tipo di movimento usare?

Hai tre possibilità:

  • Movimento della fotocamera

  • Movimento della modella

  • Entrambi contemporaneamente

Consiglio pratico: inizia con un solo tipo di movimento per volta. Il controllo preciso di ciascun elemento è fondamentale per ottenere l’effetto desiderato senza confusione visiva.

 

A sinistra, esempio di movimento di camera, a dersta esempio di movimento della modella.

Hai mai provato ad aggiungere un effetto speciale direttamente in fase di scatto, senza toccare Photoshop? Se vuoi rendere la tua fotografia beauty più personale, potente e riconoscibile, queste 7 tecniche creative sono il punto di partenza perfetto.

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Hai mai pensato a come il movimento, la luce e i riflessi possano raccontare una storia senza bisogno di parole? Quale di queste tecniche ti ispira di più? E soprattutto: cosa vuoi trasmettere davvero con le tue immagini?

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