📸 Tecnica 1: Il fascino del filtro Mist
Immagina di voler ottenere un’immagine dove la pelle della modella sembri quasi vellutata, luminosa, senza tempo, eppure con occhi e labbra che restano perfettamente nitidi. Per raggiungere questo effetto già in fase di scatto, senza dover smanettare in post-produzione, puoi usare un filtro Mist da montare direttamente sull’obiettivo.
Esistono due tipologie di Mist: White e Black ed entrambi sono disponibili in varie gradazioni (1/8, 1/4, 1/2, 1, 2) più alto è il numero e più intenso è l'effeto
Sono due tipi di filtri di diffusione molto usati in fotografia e video per modificare l’aspetto della luce e l’atmosfera delle immagini. Pur essendo simili nella funzione di base (ammorbidire la luce e creare un effetto sognante) si distinguono per il modo in cui trattano luci, ombre e contrasto.
Ne parlo nello specifico nel video che ho creato per Universo Foto:
Ti riassumo le caratteristiche di seguito:
Caratteristica | White Mist | Black Mist |
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Effetto sulle luci
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Ammorbidisce e fa "sbocciare" in maggior misura le alte luci rispetto al black, creando un alone luminoso diffuso e un look etereo e sognante.
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Ammorbidisce le luci intense, ma mantiene maggiore controllo sulle alte luci, evitando che diventino troppo dominanti.
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Effetto sulle ombre
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Ammorbidisce anche le ombre, creando un effetto nebbioso su tutta l’immagine, mantenendo però un grado di nero leggermente più contrastato del black
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Le ombre restano più definite e meno contrastate, appiattendo l'immagine leggermente.
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Contrasto
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Riduce il contrasto generale, ma in minor misura rispetto al black mist, dando un aspetto più morbido e uniforme.
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Riduce il contrasto solo nelle alte luci, ma lo preserva nelle ombre e nei dettagli, per un effetto più naturale.
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Aspetto finale
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Immagine più "dreamy", vintage, con bagliori evidenti attorno alle fonti luminose
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Immagine più cinematografica, atmosferica, con un effetto soft ma meno invasivo e più bilanciato.
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Utilizzo tipico
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Ritratti, beauty, matrimoni, paesaggi artistici, per look eterei o retrò.
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Ritratti, beauty, matrimoni, paesaggi artistici, per look eterei o retrò. |
In definitiva, i filtri mist sono Ideali se vuoi un effetto molto sognante, con una diffusa morbidezza su tutta l’immagine, luci che "sbocciano" e un contrasto generale ridotto. Perfetto per fotografia beauty, ritratti, matrimoni, look vintage o artistici.
La sceltra tra white e black mist dipende dall'effetto che stai cercando. Posso però affermare che, il black mist è preferibile se desideri un effetto meno contrastato, un soft più controllato, con dettagli e ombre che restano ben visibili, mantenendo un look naturale, ma con un tocco cinematografico. Ottimo per creare atmosfera senza esagerare con la perdita di dettaglio o contrasto.
Quindi, scegli il filtro in base al mood che vuoi trasmettere nella tua foto o nel tuo video!
Se ti interessa questo argomenti ti invido a dare un occhio anche a questo video, dove parlo sempre di filtri mist:
Tecnica 2: Il trucco vintage della vasellina
C’è un metodo antico, quasi teatrale, che molti fotografi usavano ancor prima che Photoshop fosse un’idea lontana e che i filtri mist fossero inventati: spalmare un velo di vasellina su un filtro neutro (ad esempio un UV) o pezzo di vetro (come si faceva un tempo) per ottenere un effetto flou estremamente artistico e personale.
Prima di tutto, è essenziale sottolineare che non devi mai mettere la vasellina direttamente sulla lente dell’obiettivo. Usa invece un vecchio filtro UV (anche economico) come supporto un pezzo di vetro o di plastica trasparente oppure, ancora più semplice, del domopack. Preleva una piccola quantità di vasellina con un cotton fioc o il dito e applicala con delicatezza creando una patina morbida. Puoi lasciare il centro nitido e sfumare verso i bordi o parte di essi, oppure disegnare spirali, cuori, effetti nebbia... qui la creatività è tutto.
Quando monti il filtro sull’obiettivo (oppure lo tieni in posizione con la mano nel caso del pezzo di vetro/pvc) e punti la macchina sulla modella, noterai che le zone coperte dalla vasellina si ammorbidiscono, mentre le aree libere restano nitide. È un modo meraviglioso per evocare un mood nostalgico, romantico, quasi pittorico. Funziona alla grande con luce continua morbida o luce ambiente da finestra, magari in controluce per esaltare l’effetto sognante.
È una tecnica che funziona benissimo per fotografie beauty creative, progetti personali, editoriali a tema retrò. Ma anche per dare un twist emotivo e originale a un semplice ritratto.
Tecnica 3: La prospettiva forzata
Spesso, nella fotografia di bellezza, ci concentriamo sull’uniformità, la simmetria, la perfezione. Ma cosa succede se invece iniziamo a giocare con le proporzioni, distorcendo leggermente i lineamenti per enfatizzare tratti come gli occhi, le labbra, la mascella? Qui entra in scena la prospettiva forzata.
Per ottenere questo effetto, basta montare un obiettivo grandangolare – come un 24mm o 35mm – e avvicinarsi molto al soggetto, mantenendo però la messa a fuoco precisa su un punto specifico (in genere gli occhi). Più vicino sei, maggiore sarà la distorsione prospettica: il naso sembrerà più prominente, gli occhi più grandi e il viso assumerà un aspetto quasi caricaturale, ma affascinante.
Questo tipo di ripresa funziona particolarmente bene con modelle dal viso grafico o tratti marcati. Ti consiglio di mantenere una buona distanza di sicurezza – non meno di 20 cm – e di sperimentare diversi angoli: prova a salire sopra il soggetto o abbassarti, per trovare la prospettiva più interessante. Se abbini questa tecnica a una luce direzionale (magari una fonte laterale leggermente dura) potrai scolpire il viso esaltandone la struttura e rendere l’effetto ancora più teatrale.
È una tecnica “coraggiosa”, che rompe le regole classiche del beauty, ma ti aiuta a creare immagini che si distinguono.
Questa tecnica viene utilizzata non solo anche in fotografia di moda, ma anche nei film, Utilizzata far sembrare alcuni elementi o personaggi più grandi nella scena, dove l'elemento più grande è posto più vicino alla camera, rispetto al modello o modella. Un esempio lo troviamo nel signore degli anelli, nel quale agli Hobbit sono più piccoli di Gandalf, gli elfi e gli umani.
Sotto, il backstage di come è stata realizzata la scena, come puoi vedere Gandalf è in primo piano e la parte di tavolo vicino a lui è stato creato appositamente un po' più rialzato. La giusta inquadratura gioca un ruolo fondamentale qui per far si che la scena sia credibile e lo Hobbit sembri più piccolo.
Tecnica 4: Doppia esposizione in camera
Se vuoi portare la tua fotografia su un piano concettuale e artistico, la doppia esposizione in camera è uno strumento potente e ancora sottoutilizzato. La maggior parte delle fotocamere mirrorless moderne e alcune DSLR avanzate (Canon, Nikon, Fuji, Olympus) offrono la possibilità di creare multi-esposizioni direttamente in fase di scatto.