Focus Stacking

Nell'articolo di oggi vogliamo parlarvi di una tecnica molto interessante in grado di garantirvi immagini dalla nitidezza incredibile.

Come abbiamo avuto modo di vedere precedentemente, a seconda della tipologia di foto che stiamo realizzando possiamo avere la necessità di gestire la profondità di campo in maniera differente: se stiamo fotografando un volto o un oggetto in primo piano, avremo la necessità di definire in maniera nitida, solo l'oggetto di nostro interesse, eliminando, con una sapiente sfocatura, l'insieme di elementi che distrarrebbero l'attenzione dello spettatore dal nostro soggetto. Se invece, stiamo fotografando un paesaggio o un qualsiasi contesto in cui sarà necessario definire i dettagli di tutta l'inquadratura, avremo bisogno di una distanza focale maggiore, che ci permetta di mantenere nitida l'intera immagine.

Relativamente a questa ultima tipologia di scatto, abbiamo parlato in un precedente articolo, della distanza iperfocale, una tecnica che ci permette di calcolare una distanza intermedia tra primo piano e piano di fondo per ottenere un'inquadratura complessivamente nitida partendo dagli elementi frontali fino all'orizzonte. Non a caso abbiamo parlato di immagine mediamente nitida, perchè andando a vedere l'immagine nel dettaglio, a seconda anche dell'attrezzatura utilizzata, qualche piccolo fuori fuoco potrebbe presentarsi... allora, come possiamo ottenere delle immagini perfettamente nitide su tutta la distanza focale?

Abbiamo visto che nella gestione della profondità di campo uno degli elementi fondamentali riguarda l'apertura di diaframma della nostra lente: più l'apertura è ampia più la distanza focale è minore e lo sfondo risulterà sfocato, mentre più l'apertura sarà ridotta, più la profondità di campo sarà ampia con la maggiore definizione dei dettagli sullo sfondo. Ma se ciò non basta? Se anche chiudendo il diaframma al massimo non si riesce ad ottenere un'immagine nitida?

Ecco che ci viene in soccorso la tecnica del focus stacking, cioè una sequenza di fotografie realizzate nella stessa identica posizione ma con il fuoco ogni volta calcolato su un piano focale diverso. Una volta pronti gli scatti, questi verranno "fusi" l'uno sull'altro con l'utilizzo di un programma di fotoritocco, generando così un file dalla definizione super nitida impossibile da realizzare con un'unica immagine. La parola "Stacking" in inglese significa, infatti, annidamento, impilamento, cioè una sovrapposizione di più scatti da cui prenderemo ogni volta le parti più nitide e anche se questa tecnica richiede qualche complessità in più, può garantire risultati davvero sorprendenti.

Prima di affrontare come realizzare tecnicamente questo effetto, bisogna tener presente che, nonostante la lunghezza focale si ampli con la chiusura del diaframma, il dettaglio tende a degradare man mano che si allontana o si anticipa il punto di messa a fuoco. Quando chiudiamo o apriamo il diaframma, in realtà creiamo una sorta di margine di tolleranza per ingannare l'occhio umano che non è in grado di percepire il progressivo calo del dettaglio.

Inoltre, con aperture molto ridotte, al limite delle possibilità dell'obbiettivo (tipo f/32 ad esempio), rischiamo di andare incontro a problemi di diffrazione, fenomeno fisico che si verifica quando la luce è costretta a passare per un foro piccolissimo, e non propagandosi in linea retta, porta ad un decadimento della nitidezza dell'immagine.

Quindi, se vogliamo realizzare delle fotografie dalla nitidezza eccezionale, basterà armarsi di pazienza e un cavalletto seguendo questi piccoli accorgimenti:

  • definiamo cosa vogliamo scattare e decidiamo l'inquadratura
  • assicuriamoci che la macchina sia ben salda sul treppiede
  • componiamo la scena
  • utilizziamo la modalità di scatto manuale o priorità di diaframma
  • impostiamo un diaframma tre f/8 e f/11 in modo da avere comunque in partenza una profondità di campo ampia
  • scegliere se usare il fuoco manuale o l'autofocus. Vanno bene entrambi anche se in questo caso il fuoco manuale vi permette un controllo maggiore

Definiti questi parametri, quello che bisogna fare è mettere a fuoco in ogni scatto gli elementi sui vari piani dell'immagine.

Prima di tutto, mettiamo a fuoco gli elementi in primo piano, quindi quelli più vicini alla macchina e non preoccupiamoci del resto e dopo aver verificato tutti i parametri per la corretta esposizione, facciamo il primo scatto.

Continuiamo mettendo a fuoco gli elementi un po' più distanti e scattiamo nuovamente. Continuiamo così, senza mai muovere la macchina, fin quando non avremo inquadrato e scattato tutti gli elementi su tutti i vari piani.

Per capirci meglio guardiamo l'immagine sottostante

Per ottenere tutte le matite a fuoco dalla punta fino a tutta la loro lunghezza abbiamo effettuato diversi scatti mettendo a fuoco alternativamente le punte e le code che sono disposte su piani diversi.

Una volta ottenuti tutti gli scatti, facendo ben attenzione a non muovere la macchina dalla sua posizione e senza toccare l'obbiettivo nel caso di uno zoom, apriteli in photoshop:

Una volta che tutti i file sono aperti, bisognerà creare un unico file dove i singoli scatti sono disposti su livelli del medesimo file. Per ottenere questo, basta andare sull'ultimo file della sequenza, e selezionare  File – Script – Carica file in serie.

Dalla finestra che si aprirà, selezionare la voce Aggiungi file aperti. Vedrete apparire nella tabella della finestra, la lista dei file che avete aperti. Controlliamo che ci siano effettivamente tutti e clicchiamo su ok.

Otterremo un nuovo file che contiene, sui vari livelli, tutte le immagini della sequenza selezionata. 

Una volta che i file sono caricati come livelli, bisognerà dire a photoshop di allineare le singole immagini. Per questo è fondamentale non spostare mai la macchina dalla propria posizione. Inoltre, durante le messa a fuoco, le immagini subiscono una leggera modifica di posizione e per allinearle perfettamente, basterà selezionare tutti i livelli (selezioniamo quello più in basso e tenendo premuto il tasto SHIFT/MAIUSC, fare click su quello più in alto), e poi andare su Modifica – Allineamento automatico livelli.

Selezionare l'opzione "AUTOMATICA" e cliccare su ok.

Adesso controlliamo che i livelli siano davvero allineati e per farlo possiamo spegnere e accendere ogni singolo livello cliccando sull'iconcina a forma di occhio.

Una volta che siamo sicuri che tutto sia a posto, selezioniamo nuovamente tutti i livelli e andiamo su Modifica – Fusione automatica livelli.

Nella finestra che si aprirà selezionare "crea serie di immagini" e spuntare le opzioni Toni e colori uniformi e Riempimento in base a contenuto per aree trasparenti e cliccare su ok.

Verrà creato un nuovo livello in cima alla lista (chiamato "unito") che contiene il processo di fusione dei livelli sottostanti.

A questo punto l'immagine è pronta per eventuali ritocchi di colore, luminosità ed eventuali ritagli dei bordi che possono, in alcuni casi, risultare leggermente sfocati dopo la procedura di unione dei vari livelli. Quella che avete ora davanti è un'immagine nitida e precisa in ogni sua parte. 

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