Fotografia di Ritratto, Beauty e Moda: capire le differenze

Abbiamo più volte parlato dell'importanza dell'utilizzo della luce nelle nostre fotografie, o meglio... l'importanza di conoscere la luce per poterla “plasmare” secondo le nostre esigenze per ottenere un determinato tipo di scatto. Questo significa che la luce diventa un mezzo fondamentale, non solo per “illuminare” la scena (anche se sembra banale dirlo...), ma soprattutto per aiutarci a creare l'atmosfera, ad aiutarci a raccontare il nostro contenuto visivo. Ma quando parliamo di contenuto visivo, soprattutto nell'ambito del mondo moda, prima ancora di arrivare a decidere quali luci usare in fase di shooting, bisogna fare un corretto lavoro di pre-produzione in modo da avere le idee estremamente chiare per poter rispondere alle esigenze del nostro cliente.

Questo significa avere chiaro quali sono le dinamiche, se così possiamo definirle, che regolano le varie aree di questo vasto ambito della fotografia (ci riferiamo alla moda ovviamente), in modo da poter effettuare le giuste scelte di fronte al nostro futuro cliente.

In nostro aiuto è venuta Azzurra Piccardi, che come molti di voi sapranno ha fatto della fotografia di moda la sua scelta di vita professionale, e che ci ha dato delle preziose indicazioni che condividiamo con voi.

Secondo Azzurra, esiste un po' di confusione quando si parla dei segmenti che identificano il settore moda e spesso tale confusione genera poi problemi con la committenza, perchè spesso accade che il cliente non sempre è in grado di definire le proprie necessità, e il fotografo non ha sempre la corretta preparazione (e non intendiamo dal punto di vista tecnico, ma comunicativo!) per poter capire cosa e come scattare.

Quindi, è fondamentale capire le macroaree che costituiscono il settore moda che hanno esigenze comunicative e creative diverse, e questo diventa il primo importante passo per arrivare al risultato ottimale.

Azzurra quindi ci spiega che queste aree di interesse possono essere identificate in RITRATTO DI MODA, BEAUTY e MODA e ci spiega e differenze tra i tre.

Per quanto riguarda il RITRATTO Azzurra ci spiega che possono essere usati molti stili diversi per affrontare questo tipo di scatto, ma la cosa importante è focalizzarsi sulla persona, sui suoi interessi, o le sue passioni e cercare di ritrarle in modo da raccontarla a tutto tondo. Fondamentale è quindi incontrare il soggetto prima dello shooting in modo da conoscerla più approfonditamente in modo che, questo racconto, possa far nascere anche delle idee per l'allestimento della scena che andremo a scattare. Qui l'illuminazione è più “libera” rispetto agli altri segmenti, che sono più condizionati dalle scelte di mercato e dai trend del momento, e quindi è possibile essere più creativi.

Per quanto riguarda il BEAUTY, la cosa comincia a complicarsi un po' perchè all'interno di questo settore dobbiamo identificare tre sottocategorie cioè, EDITORIALE, COMMERCIALE ed EMOZIONALE. Ma cosa significa tutto questo?

Azzurra ci spiega che per quanto riguarda il BEAUTY EDITORIALE, è importantissimo raccontare una storia quindi il focus non è più il soggetto come il ritratto ma bensì un concetto che vogliamo sviluppare. Nella foto che ci mostra ci spiega che, in questo shooting, il soggetto diventa irriconoscibile, perchè non è lui il focus, ma la storia da raccontare.

Invece quando parliamo di BEAUTY COMMERCIALE, dobbiamo ulteriormente fare una differenziazione, in quanto, se il nostro cliente ha la necessità di focalizzarsi sul prodotto, allora parliamo di COMMERCIALE FORMALE, e quindi il nostro scatto necessita che il prodotto sia ben visibile e ben illuminato, quindi bisogna ben bilanciare il focus sul soggetto umano e su quello commerciale.

Se invece il cliente non è necessariamente interessato a focalizzarsi sul prodotto, ma sull'emozione, sullo stile di vita, sulla sensazione che il brand vuole comunicare, parliamo di COMMERCIALE EMOZIONALE, dove il prodotto non viene necessariamente inserito nello scatto, e ciò che è fondamentale è trasmettere al pubblico un'immagine che susciti un'emozione.

Per quanto riguarda la foto di MODA, valgono più o meno le stesse regole della fotografia di BEAUTY da punto di vista comunicativo. Anche qui, ci spiega Azzurra, esiste una divisione in sottocategorie dove troviamo il servizio EDITORIALE che, come per quello che ci ha detto precedentemente, ha il compito di raccontare una storia. Essendo il servizio editoriale, nato per essere pubblicato su una rivista, la cosa fondamentale è che l'intero servizio abbia un'omogeneità cromatica, soprattutto nel caso in cui la storia che si sta raccontando, si svolge nello stesso luogo e in un lasso di tempo che consenta di avere una luce costante (vedi il caso della serie di scatti qui sotto).

Se parliamo di COMMERCIALE, anche qui dobbiamo dividere tra il FORMALE, dove il focus è concentrato sul prodotto (e qui possiamo inserire anche lo scatto indossato che servirà per l'e-commerce, quindi attenzione massima al prodotto) e il CONCETTUALE, dove il compito sarà quello di focalizzarsi sulla visione aziendale o sulla sua eventuale mission. Esemplare in questo caso sono le campagne di Cucinelli dove non viene mai presentato il prodotto, ma l'attenzione che l'azienda ha verso la salvaguardia del pianeta.

Per quanto riguarda l'EMOZIONALE, vige la stessa regola già spiegata sopra, quindi lo scatto dovrà suscitare un'emozione, perchè, come spiega Azzurra, molto spesso, il pubblico, acquista un determinato prodotto proprio perchè è spinto a livello emozionale.

Azzurra ci fa capire, quindi, che per essere un fotografo professionista, non basta avere solo la competenza tecnica. Sapere come affrontare anche tutta la parte pre-shooting, capire le esigenze del cliente, studiare la giusta idea per il progetto da sottoporre alla committenza, diventa un elemento fondamentale del proprio lavoro.

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