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Impostazioni di base per ottenere scatti migliori

Con l'avvento della tecnologia e il conseguente facile accesso alla formazione gratuita, grazie alla moltitudine di siti e video in giro per la rete, si è verificato lo strano fenomeno per cui i fotografi alle prime armi, hanno cominciato ad interessarsi allo studio della post produzione prima ancora di appropriarsi delle tecniche di scatto e del corretto utilizzo della luce (sia essa naturale che artificiale). E' sicuramente indubbio l'apporto che il fotoritocco oggi può dare al lavoro del fotografo, ma va anche detto che difficilmente la postproduzione potrà trasformare in capolavoro uno scatto nato “sbagliato”. Partire da uno scatto correttamente realizzato, porterà a risultati sempre di gran lunga superiori rispetto a quelli che otterrete cercando di correggere in post, gli errori di un'immagine mal prodotta.

Se siete quindi all'inizio di questo meraviglioso percorso e il vostro intento è quello di migliorare le vostre capacità nell'ambito della fotografia, può essere utile avere alcune indicazioni invece di rischiare di perdere tempo con nozioni fin troppo tecniche e complicate che rischiate addirittura di non comprendere.

In questo articolo, quindi, vorremmo focalizzarci su alcune nozioni e impostazioni chiave, che ogni fotografo dovrebbe conoscere e comprendere per ottenere degli scatti tecnicamente corretti.

 

IMPOSTAZIONI BASE DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA

Partiamo dal presupposto che la macchina fotografica è lo strumento principale dell'intero processo della creazione dell'immagine. Come ogni strumento tecnico, essa necessita di uno studio basilare che, può sembrare retorico, inizia con lo studio del manuale d'istruzione. Lo so... sembra una cosa davvero ridicola da dire, ma abbiamo constatato che una delle cose che raramente viene fatta dagli utenti che acquistano un qualsiasi strumento tecnico, è proprio quella di studiare il manuale. Ci troviamo per le mani un nuovo cellulare, un tablet, una macchina fotografica e pretendiamo di saperla far funzionare per intercessione di un'intelligenza divina. Ecco... possiamo assicurarvelo... non è così che funziona. Quindi, armatevi di santa pazienza, leggete e poi sperimentate, per poi rileggere ancora. Sembra incredibile, ma non avete idea di quante cose si imparano quando combinate insieme la pratica con la lettura/apprendimento.

Prima di iniziare a scattare, ecco alcuni accorgimenti da tenere ben presenti:

  • Valori ISO: in condizioni di normale luminosità è sempre meglio usare valori bassi, che si aggirano intorno a 100 – 200 ISO. Ovviamente questo è valido in situazioni di luce ottimale. Quando ciò non è possibile, ad esempio la luce artificiale non è disponibile  e quella ambientale non è sufficiente, tali valori andranno progressivamente aumentati, tenendo presente però, che maggiore sarà il valore ISO,  peggiore sarà la qualità in quanto maggiore sarà il rumore che si produrrà sull'immagine. A meno che non abbiate una macchina di ultima generazione, il cui sensore è in grado di lavorare anche ad alti ISO non compromettendo eccessivamente la qualità delle immagini, cercate di trovare il giusto compromesso tra le possibilità tecniche della vostra macchina e quello che state realizzando. So che può sembrare drastico da dire, ma a volte  potrebbe essere meglio rinunciare a scattare che realizzare una serie di immagini che rischiate di dover buttare.
  • Bilanciamento del bianco: scattare in RAW, si sa, aiuta molto a correggere in post tutta una serie di errori effettuati in fase di scatto tra cui il bilanciamento del bianco, ma perchè perdere del tempo a ritoccare questi parametri quando è possibile partire già in modo corretto in fase di scatto? Per evitare le fastidiose dominanti che si possono presentare sulle immagini, bisognerebbe impostare il corretto bilanciamento del bianco relativamente alla temperatura colore della luce ambientale. Per fare ciò, ci sono diversi sistemi come ad esempio usare dei particolari riferimenti grigi o bianchi o inserendo manualmente i valori in gradi kelvin della luce. Le moderne macchine digitali possiedono già una varietà di preset di bilanciamento del bianco che funzionano molto bene e che dovreste provare ad usare secondo necessità (almeno una volta) invece di lasciare sempre  la modalità di bilanciamento automatico (che sappiamo è tanto comoda, ma poi vi prenderà non poco tempo in postproduzione, in quanto tutti gli scatti saranno uno diverso dall'altro anche se state scattando in condizioni di luminosità identiche). Ricordatevi inoltre che il corretto bilanciamento del bianco diventa fondamentale se scattate in jpg, in quanto non avrete modo di modificarlo in maniera adeguata e non distruttiva successivamente.
  • Luminosità dello schermo LCD: altro errore comune è quello di impostare i valori di luminosità dello schermo LCD della macchina in modalità automatica. Questo può creare non pochi problemi, perchè se scattate usando come riferimento quello che vedete sul visore, potreste incorrere facilmente in errori di sovra o sotto esposizione. Guardate quindi sempre l'istogramma di riferimento e dove possibile, cercate di scattare in tethering, in quanto la corretta esposizione in fase di scatto è fondamentale per non rischiare di perdere dettagli nelle alte luci o nelle ombre (che non sempre sono recuperabili in post produzione).
  • Formato: il mondo degli esperti di fotografia si divide in lunghe discussioni se sia meglio scattare in JPG o RAW... non vogliamo entrare in merito alla discussione, ma vogliamo semplicemente dirvi di provare entrambi e di decidere poi, in base alle vostre necessità, quale dei due formati risulta migliore per il vostro lavoro. Personalmente preferiamo lavorare in Raw, in quanto, tale formato permette di immagazzinare una quantità immensa di dati senza attuare la minima compressione sul file. Le informazioni incluse in tale formato permettono di andare a lavorare sull'esposizione, la luminosità, le ombre e i colori, garantendo una grande flessibilità di lavoro. Diventa molto complesso (se non impossibile in alcuni casi) attuare le medesime modifiche sul formato JPG, che, in quanto formato compresso, è stato “spogliato” di tutte quelle informazioni aggiuntive del formato RAW e che ne determinano, quindi anche la dimensione così ridotta. Ricordatevi inoltre che i file in formato jpg perdono informazioni ogni volta che il file viene aperto e salvato.

Potete avere un'idea più accurata sui formati sbirciando il nostro articolo precedente Formati e Compressione delle immagini digitali.

 

OBIETTIVI/LENTI

“È attraverso un’economia di mezzi e l’abnegazione di sé che si raggiunge la semplicità espressiva”.

Questa è una frase del famoso fotografo Henri Cartier Bresson che ben incarna il pensiero dei grandi maestri della fotografia e cioè che l'attrezzatura è fine a se stessa, quello che fa la differenza è l'occhio e la mente dietro l'obiettivo.

Senza addentrarci troppo in questioni filosofiche, teniamo però a sostenere che, in particolar modo se siete alle prime armi, non ha molto senso indebitarsi comprando attrezzature costose e sofisticate, che, non avendo ancora deciso quale sarà il vostro ambito di lavoro, rischiano di essere addirittura inutili.

Negli ultimi 10 anni il mondo della fotografia ha fatto passi da gigante e, di conseguenza, l’offerta tecnologica si è moltiplicata a livelli impressionanti. Esistono macchine per tutti i gusti, con innumerevoli funzioni, compresi gps e wifi e, parallelamente, sono stati fabbricati obiettivi utili a soddisfare le esigenze di queste macchine.

Il risultato è che abbiamo macchine fotografiche appesantite da  accessori che probabilmente non useremo mai. Abbiamo quasi un obiettivo per ogni lunghezza focale. Ci ritroviamo con zaini pesanti e zeppi di tutto e di più. Questo può condizionare notevolmente la vostra fotografia, specialmente se parliamo di street photography e reportage.

Un buon esercizio può essere quello di uscire a fotografare con un unico obiettivo fisso, in modo da avere più libertà nei movimenti.

Inoltre, scattare fotografie utilizzando un solo obiettivo fisso per le vostre sessioni, vi permetterà di avere una coerenza fotografica nel progetto che svilupperete. Come suggerisce Bresson, dovete ricercare la semplicità espressiva attraverso la semplicità dei mezzi.

Per esperienza possiamo dirvi che anche avendo diverse lenti con diverse lunghezze focali, alla fine vi ritroverete ad usare sempre lo stesso obiettivo. Quelli che seguono sono solo alcuni suggerimenti inerenti ai trend (che possono cambiare) e al gusto personale e non prendeteli necessariamente come oro colato:

  • Per quanto riguarda il ritratto beauty, è consigliabile usare obiettivi con lunghezze focali intorno (ma meglio se superiori) ai 100 mm perchè tali lenti evitano ogni tipo di distorsione. 
  • Per l'ambito fashion, ma anche per gli scatti editoriali, sono interessanti le lenti con lunghezze focali più corte e leggermente grandangolari soprattutto se si scatta in contesti in cui è importante riprendere parte dell'ambientazione insieme al soggetto.
  • Per il ritratto, il consiglio è quello di usare il più più possibile lenti con lunghezza focale fissa e molto luminosi (f 1,2, f 1,4...) perchè vi garantiscono risultati eccezionali soprattutto quando è richiesto un effetto sfocato del fondo. A tal proposito per i Canonisti suggeriamo quello che viene definito il mostro del bokeh l'85mm f1.2, per i Nikoniani il  50mm f/1.8, ottimo per ambientare i ritratti, dove qui dovrete fare attenzione a non avvicinarvi troppo al soggetto in modo da evitare di deformarlo e per chi usa Sony 50mm f/1.4 oppure ottimo anche 85mm f/1.8.

 

Questi ovviamente sono solo alcuni nostri personalissimi suggerimenti e tali vanno presi. Nell'ambito della fotografia esiste una sola regola: sperimentare, sperimentare e poi sperimentare, in modo da capire cosa meglio funziona per se stessi. Ogni persona che si avvicina al mondo della fotografia possiede un naturale istinto verso un ambito piuttosto che un altro. Nessuno vi potrà dire per cosa siete portati... è solo la pratica e l'esperienza che farà affiorare, la vostra vera passione.

Camera Chiara

 

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