Come leggere (e creare) un’immagine fotografica: guida per fotografi

Se vuoi davvero comunicare con le tue fotografie, ancora prima di creare, dovresti imparare a leggere le immagini. In questo articolo ti spieghiamo come farlo, partendo dagli elementi chiave della comunicazione visiva.

Cos'è la lettura di un’immagine e perché è fondamentale per ogni fotografo

Quando scattiamo una fotografia, non stiamo solo creando un’immagine: stiamo trasmettendo un messaggio. La fotografia è un atto comunicativo, e come ogni comunicazione efficace, si basa su tre elementi fondamentali: intento, concetto e interpretazione ( molto spesso definiti anche messaggio, contesto e codice ).

Comprendere e padroneggiare questi elementi non solo migliora la qualità dei tuoi scatti, ma ti permette di dirigere l'attenzione dell'osservatore, di emozionarlo, di raccontare qualcosa che vada oltre la superficie.

Intento, concetto e interpretazione: i pilastri della comunicazione visiva

1. L'intento è il messaggio: cosa vuoi dire con la tua immagine

Il messaggio non è solo il contenuto centrale della fotografia: l’informazione, l’idea, l’emozione che vuoi trasmettere. Ma definisce anche il perché dell'immagine.

Risponde alla domanda: 👉 “Cosa voglio dire e perché?”

Per questo motivo non può essere lasciato al caso. Pensare a cosa vuoi comunicare è il primo passo per trasformare uno scatto qualunque in un’immagine potente.

"Mandare un messaggio senza sapere a chi è destinato e perché lo stai inviando è come spedire una lettera vuota e senza indirizzo."

2. Il concetto, contestualizza: dove, come e quando comunichi

Il contesto è l’insieme delle decisioni che devono essere fatte in fase di pre produzione prima dell’atto fotografico. Di base si tratta della traduzione visiva e narrativa dell’intento e risponde alla domanda:

  •  👉 “Come metto in scena ciò che voglio dire?” 

     >> Tra gli elementi che è necessario scegliere per la nostra immagine troviamo:

    • ambientazione
    • colori
    • styling
    • trucco/parrucco 
    • pose
    • tipo di volto
    • tipo di luce
    • atmosfera visiva
    • obittivo
    • punto di ripresa

Immagina la fotografia di moda e beauty come un puzzle composto da molti tasselli: ogni singolo pezzo deve incastrarsi alla perfezione affinché l’immagine prenda vita. Se anche solo un elemento è fuori posto, può compromettere completamente – o almeno in parte – la ricezione del messaggio.
Per fare un esempio, far posare una modella bionda, truccata e vestita con toni chiari e angelici, ma con un’espressione di cattiveria sul volto, può generare incomprensione o persino rifiuto.

3. L'interpretazione: il linguaggio della fotografia

Ogni mezzo di comunicazione ha bisogno di un linguaggio per essere capito dal nostro pubblico. Nel caso della fotografia, il codice è il linguaggio visivo: l’insieme di tecniche, simboli e convenzioni che rendono possibile l’interpretazione dell’immagine. Non conoscere questo linguaggio equivale a non parlare la stessa lingua del tuo pubblico.

La mappa del messaggio visivo: come si struttura la comunicazione fotografica

Ecco gli elementi che compongono la comunicazione visiva:

  • Emittente: il fotografo

  • Messaggio: il contenuto dell’immagine

  • Referente: il tema centrale del lavoro

  • Ricevente: il target a cui ti rivolgi

  • Codice: il linguaggio usato

  • Canale: la fotografia stessa come mezzo di trasmissione

  • Ambientazione: il quadro in cui avviene la comunicazione

Imparare a scegliere e utilizzare questi elementi (sia che tu stia scattando moda, bellezza, ritratti, still life, food o altri generi fotografici) ti permette di creare la tua interpretazione dell'immagine e di comunicare utilizzando il linguaggio fotografico per rendere l'immagine comprensibile.

Adesso ti domanderai perché è importante definire il ricevente in fotografia?

Perché il destinatario, il cosidetto target di riferimento, influenza la forma e il contenuto del messaggio fotografico. Conoscere il tuo pubblico aiuta a scegliere linguaggio, contesto e stile. Per fare un esempio se dovessimo comunicare un brand sportivo faremmo delle scelte differenti, rispetto a se dovessimo comunicare un brand di lusso. Questa logica vale per età e interessi dei clienti del marchio.

Vediamo in pratica alcune campagne pubblicitarie di moda e come sono state raccontate diversamente, sulla base del prodotto da raccontare e del cliente tipo del brand:

Lululemon è un marchio di abbigliamento sportivo e lifestyle, inizialmente focalizzato sullo yoga, che ora offre capi per diverse attività sportive e per uno stile di vita attivo, rivolgendosi a un pubblico che apprezza qualità, comfort e un'estetica curata. Brand apprezzato da teenager e giovani adulti.

Roger Vivier è un marchio di lusso francese specializzato in calzature, famoso per le sue scarpe iconiche e audaci, con un cliente tipo che ama lo stile sofisticato e la sartorialità, spesso con un'età compresa tra i 30 e i 50 anni. 

Sandro è un marchio di moda francese fondato nel 1984, noto per il suo stile sofisticato e moderno, che fonde elementi contemporanei e classici, e si rivolge a un pubblico femminile che ama un'eleganza chic e disinvolta. Il cliente tipo è una donna tra i 25 e i 45 anni. 

Per entrare nello specifico del codice fotografico, in parole povere, si tratta di tutte quelle scelte visive e stilistiche che il fotografo adotta per costruire e trasmettere un messaggio. Quindi non solo ciò che il fotografo si trova/costruisce davanti alla fotocamera, ma anche come utilizzare lo strumento stesso, la luce e i colori per ottenere ciò che sto cercando di raccontare. 

Esattamente come in una lingua parlata esistono grammatica, lessico e sintassi, anche nella fotografia esiste un sistema di “segni” e “regole” che guidano la costruzione e l’interpretazione dell’immagine. Questo sistema è ciò che chiamiamo codice fotografico.

✅ Il codice fotografico comprende:

  1. Composizione

    • Regola dei terzi, linee guida, simmetrie, punti di fuga ecc... 

    • È il “come” organizzi gli elementi all’interno dell’inquadratura.

  2. Luce

    • Direzione, intensità, qualità (dura o morbida), colore ecc…

    • La luce non illumina soltanto, racconta. Può evocare emozioni, tempo, atmosfera.

  3. Colore

    • Palette cromatica, saturazione, dominanti, accostamenti (complementari, monocromatici, ecc.)

    • Il colore può creare significato simbolico, suscitare emozioni o guidare la lettura dell’immagine.

  4. Tecnica fotografica

    • Esposizione, profondità di campo, tempo di scatto, inquadratura, tipo di ottica, ecc...

    • Anche un mosso o una sovraesposizione possono essere scelte narrative, se coerenti con l’intento comunicativo.

  5. Post-produzione

    • Scelte estetiche in fase di editing: texture, contrasto, ritaglio, color grading.

    • È parte del linguaggio, esattamente come lo è la scelta di un "tone of voice" o registro nella scrittura.

  6. Stile visivo

    • Tutto ciò che rende riconoscibile il tuo approccio visivo e stile: minimale, caotico, romantico, crudo, pop…

    • Lo stile è il tuo accento visivo, la tua firma e il modo in cui “parli” con le immagini.

  7. Soggetto/location
    • Tipologia di volto, trucco, parrucco, styling, ambientazione ecc.
    • Tutto ciò che metti di fronte alla tua fotocamera dovrebbe essere ponderato per il "tuo scopo".

Intenzione dell’autore, dell’opera e dell’osservatore: chi decide cosa comunica una foto?

Come abbiamo accennato l'intenzione è un aspetto fondamentale in fotografia per definire il cosa e il perché e conseguentemente per sviluppare tutte le fasi successive di un progetto fotografico, a partire dal concetto (il come).

Secondo Umberto Eco, le intenzioni dell’autore non contano, o almeno fino a un certo punto, in quanto non determinanti: ciò che importa è come l’opera viene interpretata da chi la osserva.

In fotografia questo concetto è ancora più forte. L’immagine visiva è aperta a molteplici interpretazioni e il rischio è che il pubblico attribuisca significati totalmente diversi da quelli voluti. Tuttavia, un buon progetto fotografico riesce a orientare la lettura dell’opera entro coordinate coerenti, senza lasciare tutto al caso.

La comprensione profonda di intento, concetto e linguaggio permette non solo di evitare fraintendimenti, ma di costruire immagini che parlano davvero al pubblico.

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