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Il ritocco della pelle intelligente che fa risparmiare tempo ai fotografi.

 Chiunque abbia mai fotografato ritratti, o ha una serie molto grandi di immagini da ritoccare, sa bene quanto tempo può portare via la post-produzione della pelle. Ore ed ore passate a eliminare brufoli, macchie e piccole rughe, cercando di mantenere un aspetto naturale. È un lavoro meticoloso, time consuming e, diciamocelo, molto spesso noioso. E se ti dicessi che esiste un “assistente” digitale in grado di fare l’80% di questo lavoro al posto tuo in pochi secondi? 

Ti presento Reblum, un’applicazione rivoluzionaria di ritocco fotografico pensata specificamente per la pelle, che promette di far risparmiare ai fotografi ritrattisti un sacco di tempo, il tutto senza compromettere la qualità delle immagini.

Immagina di tornare da uno shooting con decine (se non centinaia) di ritratti da sistemare, i matrimonialisti capiranno... Invece di passare la notte a ritoccare ogni singolo scatto, puoi affidare il “lavoro pesante” a Reblum e vedere i risultati apparire sullo schermo in un attimo. Non stiamo parlando del solito filtro banale: Reblum utilizza tecniche professionali avanzate come il dodge & burn in modo automatico, rimuovendo imperfezioni e difetti ma preservando al massimo la texture naturale della pelle. In altre parole, è come avere un ritoccatore che lavora al tuo fianco, instancabile e velocissimo.

Cos’è Reblum e come funziona?

Reblum è un software di intelligenza artificiale dedicato al ritocco della pelle nelle fotografie di ritratto. A differenza di tanti strumenti generici, è focalizzato su un compito specifico: migliorare l’aspetto della pelle nei tuoi scatti mantenendo un risultato realistico e professionale. In pratica, con un singolo click applica migliorie alla pelle del soggetto, eliminando brufoletti, macchie, occhiaie e altre piccole imperfezioni, il tutto senza trasformare il volto in una maschera di cera dal look artificiale. Questo è un punto cruciale: molti fotografi temono che questo genere di software possa “plasticizzare” i volti, ma Reblum è progettato proprio per evitare il temuto effetto manichino, preservando i dettagli e la grana naturale dell’incarnato. Il risultato? Ritratti impeccabili ma autentici, in cui la pelle appare semplicemente nella sua versione migliore, come dopo un buon sonno e non dopo un passaggio eccessivo di filtro “pialla tutto”.

Dal punto di vista tecnico, Reblum replica le procedure dei migliori ritoccatori umani, solo che lo fa da solo: lavora su livelli separati proprio come faresti tu in Photoshop, distinguendo tra texture e tonalità della pelle (la famosa separazione delle frequenze) e applicando micro-interventi di schiarita e scurita (dodge & burn) dove serve. La differenza è che per te tutto questo è nascosto: tu vedi solo il risultato finale, ottenuto in modo automatico. Basta caricare la foto nell’app (o richiamare il plugin, come vedremo) e dare il comando di ritocco: Reblum analizza l’immagine e in pochi istanti la perfeziona. Il software è alimentato da algoritmi di intelligenza artificiale addestrati specificamente sul ritocco dei volti, quindi “sa” riconoscere pelle, difetti, pori, e agisce in modo intelligente su ciascuno di essi. Niente più azioni manuali ripetitive: Reblum è pensato per lavorare in modo furbo, non faticoso, al posto tuo.

Un altro aspetto interessante è che Reblum è estremamente semplice, offre due stili di ritocco tra cui scegliere: “Natural” e “Fashion”. In pratica puoi decidere se optare per un intervento leggero e conservativo, oppure per un look più patinato, da copertina di rivista. Lo stile Natural si limita a pulire le imperfezioni più evidenti mantenendo un aspetto molto fedele alla realtà (non cerca la “pelle di porcellana” a tutti i costi). Lo stile Fashion, invece, spinge il ritocco verso un risultato impeccabile, quasi da servizio editoriale di moda, con pelle levigata e senza difetti visibili (quando usato al suo massimo, ma il mio consiglio è quello di non usare al massimo l’applicazione per mantenere comunque una naturalezza del volto più reale, ma questo è solo un mio gusto personale). La cosa bella è che hai tu il controllo: a seconda del progetto puoi decidere quale approccio usare. Se stai elaborando un book per un’agenzia di modelli potresti preferire Fashion, mentre per i ritratti di famiglia forse è più adatto Natural. In ogni caso, ti basta un click per applicare uno stile o l’altro, aggiustarne l’intensità e ottenere subito un risultato coerente.

Risparmiare ore di lavoro con l’automazione intelligente

Parliamoci chiaro: il vantaggio più grande di Reblum è il tempo che ti fa risparmiare. Quante sere hai passato incollato allo schermo, zoomando al 150% su fronti, nasi e menti per tamponare ogni piccola imperfezione? Con Reblum, questo scenario diventa un ricordo. Il software è progettato per automatizzare circa l’80% delle operazioni di ritocco più dispendiose in termini di tempo, lasciando a te solo gli eventuali ritocchi finali creativi o i dettagli più personalizzati. Significa che in pochi secondi avrai già fatto la maggior parte del lavoro che manualmente ti richiederebbe magari 15-20 minuti per foto. Fai due conti: se hai 100 foto da sistemare, potenzialmente stiamo parlando di centinaia di 25 ore risparmiate nell’arco di un solo lavoro. Ore che puoi dedicare a scattare nuove foto, a curare altri aspetti del tuo business fotografico, o semplicemente a riposarti!

Reblum e il tuo computer si occupano del lavoro pesante, così tu puoi concentrarti sulla creatività invece che su compiti ripetitivi e noiosi. In pratica è come avere un assistente instancabile: una volta che lui “ha pulito” la pelle nei tuoi scatti, tu puoi dedicarti alle rifiniture, come color grading, oppure prenderti una pausa caffè meritata. Non è solo una questione di velocità, ma di alleggerire il flusso di lavoro mentale: sapendo che l’app gestisce quella parte monotona, lavori con più serenità e ti concentri su ciò che fa davvero la differenza artistica nelle tue foto.

Questo concetto di lavorare in modo intelligente invece che massacrarsi di fatica è centrale. Reblum incarna proprio il motto “work smarter, not harder”: perché sudare su ogni poro della pelle quando la tecnologia può farlo per te in un battito di ciglia? Con l’automazione giusta, puoi moltiplicare la tua produttività senza sacrificare la qualità. Anzi, spesso automatizzare significa anche evitare errori umani dovuti alla stanchezza o alla fretta. Quante volte, ritoccando la quarantesima foto di fila a tarda notte, rischiamo di esagerare col pennello correttivo? Reblum ti solleva anche da questo: lavora con precisione costante dalla prima all’ultima immagine.

Qualità professionale e risultati naturali

Va bene la velocità, ma un fotografo professionista non accetterebbe mai di barattare la qualità con il tempo risparmiato. E qui viene il bello: Reblum è veloce e mantiene uno standard qualitativo alto. I suoi sviluppatori dichiarano che il software esegue gli stessi compiti che farebbe un ritoccatore professionista, applicando tecniche collaudate per ottenere un risultato di livello editoriale. La differenza, come già detto, è che tutto avviene in modo automatico. Ma guardando le foto finali, non si direbbe affatto che c’è stato l’intervento di un algoritmo: la pelle appare semplicemente più uniforme e piacevole, senza artefatti digitali.

Ad esempio, nell’immagine sopra vediamo un confronto ravvicinato: sopra la foto ritoccata con Reblum e sotto l’originale con piccoli imperfezioni in evidenza. Notate come le imperfezioni siano sparite, ma la grana della pelle e i pori siano ancora lì? La foto mantiene un aspetto naturale, come se il soggetto avesse una pelle perfetta di suo. Questo è il grande pregio di Reblum: conserva la texture originale ed evita quell’odioso “effetto porcellana” che fa sembrare i volti finti e plasticosi. Il team di Reblum ha proprio questo obiettivo dichiarato: ottenere immagini dall’aspetto naturale, senza quella lucidità innaturale da fotoritocco eccessivo, e fare il tutto in automatico.

Abbiamo già accennato agli stili di ritocco Natural e Fashion, che sono un ottimo esempio della flessibilità di questo software. Ma c’è di più: all’interno di Reblum trovi anche preset e opzioni per calibrare il lavoro in base alle tue esigenze di velocità o qualità. Ad esempio, puoi decidere di dare priorità alla velocità elaborando solo il viso e tralasciando altre parti del corpo se stai ritoccando una serie di mezzibusti aziendali (tanto per dire); oppure puoi scegliere di processare tutto a fondo quando hai bisogno del massimo della qualità su ogni centimetro di pelle. Questa possibilità di bilanciare il livello di intervento ti permette di adattare Reblum a diversi tipi di progetto. In generale, l’approccio di default del software è già ottimizzato per offrire il miglior equilibrio tra rapidità e risultato visivamente piacevole, quindi spesso non dovrai nemmeno toccare le impostazioni: carichi la foto, clicchi e ti godi il risultato. Sapere però che hai un margine di controllo in più è rassicurante, soprattutto per chi ama poter decidere fino a che punto spingersi con la post-produzione.

Un altro aspetto qualitativo da non sottovalutare: la consistenza dei risultati. Se ritocchi a mano decine di foto, può capitare che una venga un po’ più post prodotta, un’altra resti leggermente meno ritoccata, a seconda di quanta pazienza e attenzione metti in ciascuna. Reblum invece applica lo stesso criterio a tutte le immagini, garantendo una coerenza di trattamento. Che tu gli dia in pasto 5 foto o 500, tutte riceveranno lo stesso tocco professionale e uniforme (utilizzando le stesse impostazioni). Questo è importante, ad esempio, quando prepari una serie di ritratti per un’azienda o un evento: vuoi che ogni soggetto abbia un trattamento simile, così che uno non appaia più “photoshoppato” di un altro. Con Reblum, imposti lo stile una volta e sai che quella linea guida sarà applicata fedelmente su ogni file.

Integrazione perfetta nel tuo flusso di lavoro

Potresti chiederti: devo abbandonare Photoshop o Lightroom o Capture One per usare Reblum? Assolutamente no. Reblum è pensato per integrarsi senza sforzo con i software che già utilizzi quotidianamente. Funziona sia come applicazione autonoma (standalone) sia come plugin per Adobe Photoshop, Lightroom Classic e Capture One. In pratica, qualunque sia il tuo flusso di lavoro attuale, Reblum può entrarne a far parte in modo molto naturale.

Facciamo qualche esempio pratico. Se usi Lightroom Classic per gestire e sviluppare i tuoi RAW, potrai inviare le foto a Reblum direttamente dall’interfaccia di Lightroom: ti basta selezionare uno scatto (o un gruppo di scatti) e cliccare su Foto > Modifica in > Reblum. Lightroom esporterà l’immagine e aprirà Reblum, il quale effettuerà il ritocco e restituirà il risultato pronto da salvare nella libreria. 

Se invece preferisci Photoshop, troverai Reblum nel menu Filtri: selezioni Filtro > Reblum > Reblum retouch e vedrai la magia accadere, proprio come farebbe un filtro intelligente. 

Usi Capture One? Nessun problema: anche lì l’integrazione è garantita, tramite il comando Immagine > Modifica con > Reblum. Insomma, qualsiasi sia la tua piattaforma di post-produzione preferita, Reblum si aggancia in un click al tuo ecosistema.

Questa integrazione nativa porta due grandi vantaggi. Primo, non devi cambiare abitudini né aggiungere passaggi macchinosi al tuo workflow: continui a lavorare con i programmi che conosci e su cui hai già un flusso collaudato, semplicemente delegando la parte di ritocco pelle a Reblum quando serve. Secondo, eviti di dover usare mille plugin diversi o azioni complicate.

Alcuni fotografi, prima di scoprire Reblum, adottavano combinazioni di plugin (uno per la pelle, uno per gli occhi, uno per la nitidezza, ecc.) e dovevano ricordarsi complessi set di azioni Photoshop per applicarli. Un processo che poteva funzionare, ma era tutt’altro che snello. Reblum invece offre un approccio unificato e diretto: un solo strumento per ottenere la pelle perfetta, senza passare da un plugin all’altro. Meno click, meno confusione, meno possibilità di sbagliare qualcosa nella catena del ritocco.

Vale la pena notare che la “perfetta integrazione” non è solo tecnica ma anche concettuale. Mi spiego: Reblum è un aiuto, non un ostacolo. Non ti costringe a cambiare formato di file o a usare un suo catalogo interno. Apri i tuoi TIFF/JPEG come hai sempre fatto (funziona anche con i Raw, ma per forza di cose li converte prima di applicare la correzione), richiami Reblum quando serve e poi continui con la tua post-produzione. Tutto fila liscio. È un po’ come avere un collega a cui delegare un compito: gli passi la cartella con le foto e lui te le restituisce pulite, pronte per l’uso, o per le rifiniture finali.

Elaborazione in batch: gestire centinaia di foto senza fatica

Abbiamo accennato a cosa succede se hai tante foto da ritoccare. Ecco, questo è un punto in cui Reblum spicca davvero. Il software è pensato per reggere carichi di lavoro importanti: puoi fargli elaborare centinaia o addirittura migliaia di immagini in un colpo solo, grazie al suo batch processing illimitato. Non c’è un numero massimo di file impostato né devi pagare “a consumo” per processarne di più: Reblum gestisce quante foto vuoi, senza costi aggiuntivi e senza perdere colpi in termini di efficienza.

Prova a pensare a situazioni concrete. Sei un fotografo di matrimoni e dopo l’evento ti trovi con 500 ritratti tra sposi e invitati da sistemare? Con Reblum, li selezioni tutti, avvii il batch e vai a farti una passeggiata mentre il computer lavora. Torni e le foto sono pronte, tutte con un livello base di ritocco pelle già applicato. Poi da lì puoi decidere se consegnarle o quali di queste immagini necessitano di ulteriori finissaggi. Oppure realizzi foto per eventi sportivi, conferenze, per eventi mondani come il red carpet, scuole: in poche ore puoi pulire i volti di centinaia di persone ritratte, consegnando le immagini velocemente ai tuoi clienti. Quello che prima richiedeva giorni di lavoro manuale ora può essere fatto in una frazione del tempo, grazie all’automazione intelligente di Reblum.

Un altro vantaggio del batch processing è la tranquillità: sai che ogni immagine riceverà lo stesso trattamento uniforme. Come dicevamo prima, la consistenza è importante, soprattutto in serie numerose. Con un flusso automatico, eviti anche dimenticanze o errori su qualche file. Reblum non si stanca e non si distrae: dalla prima all’ultima foto del batch mantiene lo stesso standard di qualità. E per chi deve gestire volumi elevati di scatti (pensiamo a chi fa foto di classe, cataloghi o immaigni di ecommerce con tanti modelli, reportage aziendali con decine di dipendenti) questa affidabilità su larga scala è un vero salva-vita.

Vale la pena sottolineare un punto che distingue Reblum da alcune soluzioni concorrenti: qui non esistono crediti né limiti mensili di utilizzo. Non serve neppure una connessione ad internet per usarlo. Alcuni software di ritocco  sul mercato adottano modelli a consumo, dove ogni foto elaborata “costa” un credito, oppure bisogna sottoscrivere abbonamenti costosi per sbloccare un certo numero di elaborazioni al mese. Con Reblum questo problema non si pone: hai libertà totale di elaborare tutte le immagini che vuoi, quanto spesso vuoi, sul tuo computer. Una volta che hai la licenza, l’unico limite è la tua capacità di scattare foto! Questa filosofia unlimited è fantastica perché ti permette di usare il software anche per piccoli ritocchi qua e là senza il pensiero di “sprecare” crediti. Reblum incoraggia a sfruttarlo appieno in ogni workflow, dal più piccolo al più grande, perché il costo rimane fisso indipendentemente da quante immagini processi.

Privacy garantita e lavoro offline

In un’epoca in cui tanti servizi fotografici si stanno spostando sul cloud, Reblum compie una scelta controcorrente, ma decisamente molto apprezzata dai professionisti: tutta l’elaborazione avviene in locale sul tuo computer, senza bisogno di connessione internet. Questo significa zero rischi per la privacy: le tue foto non lasciano mai la tua macchina, non vengono inviate a server remoti né tantomeno conservate chissà dove. Per chi lavora con immagini sensibili (ad esempio ritratti boudoir, fotografia new born,  ritratti di bambini, oppure semplicemente clienti molto attenti alla riservatezza), sapere che non c’è alcuna possibilità che gli scatti finiscano su server esterni o vengano usati per “addestrare” algoritmi di terzi è fondamentale. Niente upload, niente cloud: i file restano tuoi al 100%.

Questa scelta di elaborare offline porta con sé vari benefici. Innanzitutto, puoi usare Reblum ovunque, anche senza rete: in studio come in una baita di montagna, durante un viaggio, perfino sul volo di ritorno da uno shooting all’estero. Il programma lavorerà tranquillamente sul tuo laptop senza chiedere “aiuto” a internet. Inoltre, le prestazioni non dipendono dalla qualità della connessione: alcuni servizi cloud possono impiegare tempo a caricare/scaricare immagini, oppure diventare lenti se la tua banda è limitata. Con Reblum, la velocità dipende solo dalla potenza del tuo computer (di cui parliamo tra poco), e come vedremo è ottimizzato per sfruttarla al massimo.

Un altro aspetto spesso trascurato è che eliminando il cloud si eliminano anche potenziali problemi legali o contrattuali legati al trattamento delle immagini. Ad esempio, alcune agenzie o clienti potrebbero non consentire che le foto vengano affidate a servizi online per questioni di copyright o privacy. Usando Reblum puoi assicurare che il flusso resta completamente interno: le immagini passano dal tuo hard disk alla RAM per l’elaborazione e tornano sul tuo hard disk, fine. Questa trasparenza può farti dormire sonni più tranquilli, sapendo che non stai “cedendo” nessun controllo sui dati.

Reblum sposa la filosofia “old school” del software desktop unendola all’innovazione dell’intelligenza artificiale. È un equilibrio che molti fotografi professionisti stavano aspettando: avere i vantaggi dell’AI senza i compromessi in termini di privacy e controllo.

Inoltre, una volta installato sul tuo computer, hai tutto il necessario localmente. Ovviamente gli aggiornamenti del software (come nuove versioni o miglioramenti) vengono resi disponibili online, ma sei tu a scegliere quando installarli. Questa autonomia operativa ti mette al riparo anche da eventuali disservizi: ci sono software che se i server centralizzati vanno giù, smettono di funzionare; con Reblum questo rischio non c’è, perché è un’app auto-sufficiente sul tuo sistema.

Compatibilità e requisiti tecnici

Ti starai chiedendo: ma sul mio computer girerà? La buona notizia è che Reblum è disponibile sia per macOS che per Windows, e non serve avere una workstation della NASA per farlo funzionare (anche se, trattandosi di elaborazione di immagini ad alta risoluzione, un computer recente aiuta sicuramente). In particolare, Reblum sfrutta la potenza della GPU (scheda grafica) per accelerare i calcoli: questo gli permette di lavorare in tempo reale o quasi, anche su immagini RAW pesanti. Gli sviluppatori consigliano come requisiti minimi una scheda grafica dedicata di medio livello o superiore. Per dare qualche riferimento concreto, su Windows è suggerita almeno una NVIDIA GeForce GTX 970 (o equivalenti AMD tipo Radeon RX 470) e su Mac vanno benissimo tutte le macchine con chip Apple Silicon (M1, M2) o con GPU dedicate di ultima generazione. In pratica, se hai un PC o Mac comprato negli ultimi 5-6 anni che dispone di una discreta scheda grafica, probabilmente sei già a posto. E se hai una macchina più potente, tanto meglio: Reblum volerà, consentendoti di processare immagini su immagini a ritmi impressionanti.

Dal punto di vista della compatibilità software, abbiamo già detto che si integra con i maggiori programmi di fotoritocco (Photoshop, Lightroom Classic, Capture One). Puoi quindi inserirlo nella tua catena senza problemi di formato: lavora con file TIFF a 16 bit, JPEG, e praticamente qualsiasi cosa tu possa esportare da Lightroom o aprire in Photoshop. Non importa se scatti in RAW con la tua Canon, Sony o Nikon (svilupperai il RAW come al solito e poi passerai la versione elaborata a Reblum per il ritocco della pelle). Il programma manterrà la risoluzione e la qualità del file originale, convertendo il raw in tiff che viene salvato come nuova immagine.

Come iniziare: prova gratuita e codice sconto

A questo punto probabilmente sei curioso di vedere Reblum all’opera sui tuoi scatti. La buona notizia è che puoi farlo senza spendere un centesimo, grazie alla prova gratuita di 7 giorni offerta dagli sviluppatori. Puoi andare sul sito ufficiale (www.reblum.app) e scaricare l’app sia per Mac che per PC: l’installazione è semplice e, una volta lanciato il programma, avrai accesso a tutte le funzionalità per una settimana, senza bisogno di inserire carte di credito o informazioni di pagamento. Questo significa che potrai davvero metterlo alla prova sul campo: prendi alcune foto dal tuo ultimo servizio fotografico, applica Reblum e valuta con i tuoi occhi se i risultati sono all’altezza delle aspettative. Scommetto che rimarrai positivamente colpito nel vedere quanto in fretta le tue immagini saranno trasformate mantenendo però un look naturale.

Durante la prova, ti consiglio di provare entrambe le modalità (Natural e Fashion) su diversi tipi di foto, giusto per capire quale si adatta meglio al tuo stile. Prova anche qualche batch di più foto insieme, magari mescolando scatti con diverse condizioni di luce o soggetti differenti: vedrai che Reblum saprà gestire praticamente ogni situazione in cui la pelle abbia bisogno di una sistemata, dal ritratto in studio super illuminato al selfie all’aperto con luce diffusa.

Se poi decidi che Reblum merita un posto fisso nella tua cassetta degli attrezzi digitali (e credo proprio che lo farai, visto il tempo che ti farà risparmiare) ci sono diverse opzioni di acquisto. Puoi scegliere un abbonamento (mensile/annuale) oppure, cosa molto interessante, una licenza a vita con un pagamento unico. 

Molti fotografi professionisti apprezzano la possibilità di fare un investimento una tantum e avere il software per sempre aggiornato, evitando così canoni ricorrenti. Reblum offre sia la formula in abbonamento che l’acquisto permanente, sta a te valutare quale conviene di più in base al tuo utilizzo e budget. 

E a proposito di budget: abbiamo per te una chicca. Utilizzando il link https://reblum.app/p/AZZURRA  al momento dell’acquisto si una licenza annua o perpetua, potrai ottenere uno sconto del 20% sul prezzo, un bel risparmio che rende questa soluzione ancora più allettante! 

Vale la pena ricordare che, confrontato con altri strumenti di ritocco automatizzato sul mercato, Reblum risulta estremamente competitivo anche come prezzo. Pensaci: molte alternative vendono plugin separatamente che costano decine se non centinaia di dollari ciascuno, ed eventualmente devi comprarne più di uno per coprire tutte le esigenze. Mentre altri software funzionano solo a crediti e ti obbligano a continui pagamenti oltre a mettere le tue foto sul cloud. 

Reblum si presenta davvero come un “must-have” per ogni fotografo di ritratto che vuole elevare la propria produttività senza scendere a patti con la qualità. È un po’ come assumere un assistente di fotoritocco infaticabile che lavora 24/7 al costo di un semplice software. Ti permette di concentrarti su ciò che ami di più (scattare fotografie e creare) anziché perderti in ore di ritocchi ripetitivi. I tuoi clienti noteranno la differenza: consegnerai lavori impeccabili in tempi più rapidi, e tu ti sentirai meno stressato e più padrone del tuo tempo.

Personalmente, trovo che strumenti come Reblum incarnino alla perfezione la filosofia del fotografo moderno: sfruttare la tecnologia per lavorare meglio e in maniera più furba. Non si tratta di “barare” o di sminuire l’arte del ritocco manuale (che resta una competenza importante soprattutto per i lavori che necessitano un lavoro più di fino come quelli commeriali),  ma di capire quando delegare le parti meccaniche a un software, così da poter investire le energie creative dove contano davvero. In fondo, anche i più grandi maestri della camera oscura avrebbero usato volentieri un automatismo per alcune operazioni ripetitive, se fosse esistito all’epoca!

Il bello è che non devi prendere tutto questo sulla fiducia: puoi provare Reblum gratuitamente e vedere con i tuoi occhi come trasforma il tuo workflow. Io l’ho fatto e ne sono rimasta davvero colpita. Provare per credere. Dopo qualche giorno, ti chiederai come hai fatto a vivere senza: tornare indietro a ritoccare ogni ritratto manualmente ti sembrerà impensabile. E probabilmente ti unirai al coro di chi dice che sì, Reblum è un vero game changer per chi fa fotografia di persone.

Allora, sei pronto a liberarti dal “ritocco selvaggio” e a fare un salto nella nuova era della post-produzione intelligente? Scarica la trial, metti alla prova questo gioiellino dell’AI e facci sapere cosa ne pensi. Scommetto che il te stesso del futuro (e i tuoi clienti) ti ringrazieranno per aver adottato Reblum!

Buon lavoro e, soprattutto, buon divertimento con i tuoi prossimi shooting, al ritocco della pelle, ora, ci pensa Reblum!

https://reblum.app/

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