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Rinko Kawauchi - Outstanding Contribution to Photography Award 2023

Abbandoniamo momentaneamente i nostri tutorial per dedicarci ad un po' di cultura fotografica, perchè oggi vorremmo parlare del prestigioso premio della World Photography Organisation conferito alla fotografa giapponese Riko Kawauchi per il 2023.

Per chi non la conoscesse, la World Photography Organisation è una piattaforma globale che lavora a livello mondiale, con lo scopo di celebrare le migliori immagini del pianeta aiutando gli artisti a diffondere le proprie creazioni e ad ampliare la conversazione sul proprio lavoro. Questa organizzazione, nata nel 2007, organizza eventi tutto l'anno tra cui il prestigiosissimo Sony World Photography Awards, uno dei più importanti concorsi fotografici a livello internazionale.

Pochi giorni fa, sono stati annunciati i vincitori delle varie categorie e, il premio Outstanding Contribution to Photography, è stato conferito a Riko Kawauchi, una delle fotografe giapponesi di maggiore spicco del panorama attuale.

Nata nel 1972 nella prefettura di Shiga, sviluppa in giovane età la passione per la fotografia e fin dai primi anni '90 lavora come fotografa per conto di un'agenzia pubblicitaria. Bene presto però, la necessità di trasformare questo lavoro in una vera e propria forma d'arte, la porta a trasferirsi a Tokyo dove avrà modo di focalizzarsi sulle sue capacità dando vita ad una forma espressiva assolutamente unica. Nel 2001, a due dei suoi tre libri fotografici (Utanane, Hanabi e Hanako), viene conferito il più prestigioso premio nipponico per i fotografi emergenti, il premio Kimura Ihei, premio che le permetterà di farsi conoscere a livello internazionale.

Ciò che rende così particolare il suo stile, è la profonda influenza nella sua arte dello shintoismo, religione animista e politeista nativa del Giappone che prevede l'adorazione dei cosiddetti “kami”, divinità o spiriti naturali che permeano tutto ciò che ci circonda. La sua arte è una continua rappresentazione della normalità delle piccole cose, perchè nell'ordinario risiede lo straordinario.

Qualunque sia il suo umore, Rinko Kawauchi afferma che scattare foto per lei è naturale come bere il tè. Un'affermazione che fa capire che la sua arte le dà conforto e sostentamento ed è, in un certo senso, rituale: la scelta della metafora del tè, riecheggia abilmente i temi chiave che permeano il lavoro della sua vita.

Usando spesso soggetti quotidiani come punto focale - una candela accesa, il sole che filtra attraverso un bosco, una vista ravvicinata di una rete così sfilacciata che sta per rompersi - Kawauchi ci invita a riconoscere la poesia che si trova in quelle scene quotidiane, al punto che le sue opere sono state paragonate a degli Haiku, i famosi componimenti poetici giapponesi caratterizzati dai toni semplici, senza alcun titolo, che eliminano fronzoli lessicali e retorici, traendo la loro forza dalle suggestioni della natura nelle diverse stagioni.

E proprio questa semplicità permeata di significato religioso, trasforma le sue opere in qualcosa che va oltre la pura estetica. Sono immagini seducenti, oniriche e meditative che possiedono quasi una qualità curativa.

Per celebrare il riconoscimento del prestigioso premio, Kawauchi presenterà circa 20 immagini nell'ala est della Somerset House di Londra, e potranno essere ammirate dal 14 aprile al 1° maggio. L'esposizione sarà un mix sostanziale della sua carriera, compresi i lavori salienti delle sue serie Utatane (2001), AILA (2004) e Illuminance (2009) - che esemplificano tutti il suo stile unico.

Presenti in mostra anche alcune immagini della serie Ametsuchi del 2013, dedicate alla tradizione del “noyaki”, letteralmente tradotto come campi in fiamme, millenaria usanza che prevede di bruciare in maniera controllata i campi agricoli prima di essere ripiantati. Affascinata da questa consuetudine, Kawauchi ha compiuto numerosi viaggi nel sud del Giappone, dove, utilizzando una fotocamera di grande formato montata su un treppiede, ha catturato questi fuochi, contemplando l'idea della purificazione rituale della terra e la propria rinascita.

Commentando la sua accettazione del premio, Kawauchi afferma: "Questo premio è un riconoscimento del mio lavoro e mi incoraggerà nelle mie attività future. La mostra porta un corpo di lavoro che non solo caratterizza la mia pratica, ma presenta anche una serie ambiziosa creata con un metodo e un approccio diversi. Attraverso la mia fotografia, cerco di creare opere d'arte che fungano da segnale per me per esaminare più da vicino le esperienze che sto vivendo e ciò che sto guardando”.

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