L'importanza della comunicazione in fotografia

La comunicazione è un fattore importante nella fotografia.  Sin dalla sua nascita, lo scopo del fotografo è sempre stato lo stesso: quello di raccontare. In altre parole, possiamo dire che la fotografia è uno strumento di comunicazione visiva.

In generale, la comunicazione può essere verbale o non verbale. La seconda opzione, la così detta comunicazione visiva, è il tipo di comunicazione di cui si occupa il fotografo, il quale può scegliere di comunicare secondo due differenti modi: tecnico e artistico. Tali macro aree si possono poi suddividere in molti stili differenti come: giornalistico, commerciale, editoriale e sperimentale.

I fotografi paesaggisti e i fotografi ritrattisti utilizzeranno diversi modi e tecniche per comunicare. Per fare un esempio, per il fotografo paesaggista la prospettiva spaziale può essere un elemento fondamentale per la sua comunicazione, mentre per il fotografo ritrattista potrebbe essere più importante l'espressione del soggetto.

Nella fotografia di paesaggio, il fotografo utilizzerà gli elementi intorno a se, componendo la scena con attenzione per "portare" il fruitore nel paesaggio ed emozionarlo, magari facendo nascere in lui la voglia di visitare quel determinato luogo. Per fare questo utilizzerà profondità di campo, composizione, lunghezza focale, luce, ecc. Mentre nella fotografia di ritratto, magari il fotografo può prediligere un'apertura molto aperta, se vuole porre attenzione solo sul soggetto, oppure un'apertura di diaframma più chiusa per dare una maggiore ambientazione al soggetto. 

Tutto dipende dal messaggio che si vuole comunicare, non esiste un giusto e uno sbagliato. Nel momento in cui si padronggia la tecnica fotografica, le regole possono anche essere rotte con consapevolezza ai fini del racconto. 

In ogni caso la storia è l’epicentro entro cui verte tutto. E’ compito del fotografo trovare la giusta interpretazione per raccontare la storia del cliente, o del prodotto/servizio dell’azienda per la quale lavora.

Che sia una campagna pubblicitaria, un editoriale o contenuti social, l’aspetto più importante è creare immagini che raccontino il messaggio che vuole comunicare il nostro brand al suo pubblico. Per fare questo, dobbiamo essere molto bravi a scegliere un linguaggio che sia comprensibile e apprezzabile dal cliente tipo del nostro brand. In parole povere, dobbiamo andare a parlare per immagini a coloro che hanno la sensibilità di ascoltare e apprezzare tale messaggio.

Se da una parte è molto facile raccontare con un'immagine, grazie alla costante esposizione di immagini quotidiana che abitua le sinapsi del nostro cervello a fare connessioni sempre più veloci e sintetiche (quindi assorbiamo in maniera più veloce), dall’altra invece, proprio per la stessa causa, è molto più difficile attirare l’attenzione, e ancor meno mantenerla alta, qualora dovessimo acquisirla.

La fotografia è considerata uno dei media più efficace e coinvolgente, per il suo potere suggestivo. Questo perché le immagini, molto spesso, sono in grado di suscitare emozioni molto più forti e profonde di quanto non sia capace di fare una descrizione verbale o scritta.

Non è un caso che una pubblicità, per essere perfettamente efficace, deve affidare agli slogan almeno un messaggio visivo che, se ben articolato e composto, anche se pensiamo di averlo ignorato, ci “entrerà dentro” e spesso sarà anche in grado di condizionare le nostre scelte.

Ecco allora che in tempi come quelli attuali, in cui tutto scorre veloce, “la fotografia”, che per sua natura è una forma di comunicazione statica, priva di movimento e di parole, diviene sempre più importante quale supporto in grado di imprimere, di fissare sentimenti, emozioni e sensazioni nell’animo di chi la guarda, più di quanto non siano in grado di fare gli altri supporti della comunicazione umana.