📸📸 Nuovo video corso disponibile! ILLUMIINARE LA BELLEZZA - Illuminazione da studio per fotografia beauty - scopri il prezzo in promo lancio, clicca qui! 📸📸

I Maestri che hanno fatto la storia della fotografia di moda

Al suo apice, la fotografia di moda è l’erede di uno dei più frivoli ma grandiosi progetti: la creazione di una testimonianza di quell’alone del desiderio che sostiene l’umano bisogno di felicità, di serenità e di spensieratezza su questa terra”

Alexsander Liberman

 

Fin dagli esordi della fotografia, l'essere umano ha sviluppato un interesse sempre più crescente nei confronti delle figure che erano in grado di plasmare le usanze nei modi di vestire piuttosto che nei comportamenti della vita sociale: figure di spicco nella società capaci di dettare le cosiddette "mode".

Se parliamo di fotografia di moda, la nostra memoria ci riporta alle immagini patinate delle riviste, dai colori più o meno sgargianti e dalle figure sinuose di uomini e donne che in più di un'occasione hanno turbato i sonni di chi le ammirava.

Eppure la fotografia di moda vede la sua nascita in tempi davvero lontani, con lo scopo, fin da allora, di creare nel lettore (o più in particolare nelle lettrici che erano le principali destinatarie di una particolare tipologia di rivista) una voglia e un bisogno di emulazione.

Le riviste di moda, sono state sicuramente le prime a scoprire l'incredibile potere dell'immagine come strumento in grado di infondere il desiderio di modificare il proprio aspetto e non ci sono dubbi sul fatto che tali pubblicazioni, nel corso del novecento abbiano pesantemente influenzato le preferenze del pubblico.

Se è vero che fino agli anni '50 la figura più di spicco all'interno della redazione era la redattrice di moda (figura decisamente più “imponente” rispetto a quella del fotografo, basti pensare al rapporto tra Christian Dior e Carmel Snow, piuttosto che l'influenza che ebbe Diana Vreeland sui fotografi durante le sue esperienze lavorative presso Harper's Bazar e Vogue), con il passare del tempo e le rivoluzioni di costume dal dopoguerra in poi, la figura del fotografo è divenuta sempre più importante fino ad assumere connotati di pura celebrità.

La foto di moda diventa sempre più un elemento narrativo che si snoda attraverso le immagini e che ha come finalità quello della celebrazione della bellezza mutevole e verosimile dando voce non solo all'abito ma anche al corpo idealizzato e improbabile delle modelle divenute a loro volta delle vere e proprie star.

I grandi interpreti della storia della fotografia di moda hanno saputo creare nell'immaginario femminile delle lettrici, una “rivale” immaginaria e allo stesso tempo un modello in cui identificarsi: un'interpretazione della donna al massimo della propria bellezza.

Nell'arco degli ultimi 70 anni si sono succeduti una moltitudine di fotografi che hanno testimoniato e creato le tendenze della moda affiancandosi ai grandi stilisti... stilare una classifica non è semplice e non spetta certo a noi questo arduo compito, ma vorremmo quanto meno segnalarne alcuni che, con il loro lavoro hanno fatto sognare moltitudini di lettori attraverso la loro arte.

 

HORST P. HORST

Horst Paul Albert Bohrmann, che scelse come nome d’arte Horst P. Horst, nasce il 14 agosto 1906 nel cuore della Germania.

Dopo aver studiato architettura ad Amburgo, si trasferì a Parigi, dove cominciò a lavorare con il grande architetto Le Courbuisier. Durante questo periodo parigino, ebbe modo di conoscere il fotografo di Vogue George Hoyningen-Huene, di cui divenne assistente ed amante. Da quel, momento abbandonò l’interesse per l’architettura e di e si dedicò alla fotografia.

Nel 1937 conobbe a New York Coco Chanel, con la quale iniziò’ un sodalizio artistico durato per più di trent’anni. Allo scoppio della seconda guerra mondiale riuscì ad ottenere la cittadinanza americana e, arruolatosi nell'esercito, prestò servizio come fotografo di guerra, arrivando persino a fotografare l'allora presidente Harry Truman.

Dopo la guerra lavoro’ sia negli Stati uniti che in Europa, divididendosi fa fotografia di moda e ritratti di grandi personaggi.

Horst P. Horst rappresenta senza dubbio uno dei fotografi che più ha influenzato la fotografia di moda. Le sue foto non ritraggono vestiti o modelle, ma raccontano un sogno di bellezza, eleganza e glamour. L’uso sapiente della luce sembra scolpire immagini in cui si rintracciano i riflessi del classicismo greco, del Bauhaus e del surrealismo.

Nel 1990 anche la cantante pop Madonna rese omaggio al fotografo che e’ entrato definitivamente nella storia. Nel video “Vogue”, girato dal regista David Fincher, riproduce una delle sue immagine piu’ iconiche indossando un corsetto sulla cui ispirazione non ci sono dubbi.

 

 

IRVING PENN

Posso essere ossessionato da qualsiasi cosa se la guardo abbastanza a lungo. Questa è la maledizione di essere un fotografo. “

Penn nasce a Plainfield, in New Jersey, da una famiglia ebrea russa nel giugno del 1917.

La sua formazione non parte dalla fotografia ma dal disegno industriale e dalla grafica che studia presso il Philadelphia Museum School of Industrial Art,sotto il famoso designer Alexey Brodovitch diventandone in breve tempo l'assistente personale lavorando a New York presso la rivista Harper's Bazaar. Dopo un fallito tentativo di diventare pittore durante un breve periodo trascorso in Messico, decide di tornare a New York nel 1943 dove comincia a lavorare come assistente di Alexander Liberman all'epoca nuovo direttore artistico di Vogue.

Liberman che era determinato a modernizzare le immagini della rivista, rimane colpito dai negativi dei recenti viaggi di Penn e lo lancia come fotografo, inviandolo in giro per il mondo per realizzare ritratti e foto di moda.

A partire degli anni ’50, Penn si avvicina anche al mondo della pubblicità. Le sue fotografie di still life sperimentano con le luci stroboscopiche per produrre immagini altamente dinamiche. Durante i numerosi viaggi intrapresi per i servizi di Vogue, Penn inizia a realizzare sessioni fotografiche estemporanee, realizzate all’interno di uno studio portatile nelle quali ritrae la gente comune incontrata per strada.

Nell'arco della sua carriera, Penn ha lavorato con una enorme varietà di macchine fotografiche e svariati processi di stampa per ottenere le sue memorabili foto caratterizzate da una grande semplicità di composizione e da una luce ben definita. Nell'arco della sua carriera, nonostante il continuo mutamento delle mode e delle tecniche, è sempre rimasto fedele al suo stile minimalista rifiutando le sontuose ambientazioni a favore di uno sfondo neutro concentrando interamente lo sguardo dell'osservatore sul soggetto della foto.

Oltre alle celebri foto di moda, Penn è stato uno straordinario ritrattista. Nei suoi ritratti il soggetto viene solitamente posto davanti a uno sfondo neutro e fotografato con luce naturale. Le immagini combinano semplicità e immediatezza con una grande raffinatezza formale. Inventore di un set fotografico a forma di angolo, poi ribattezzato Penn’s corner, il fotografo americano creavea, inoltre, dei  sedili di tela appoggiati su pallet di legno in modo da lasciare che i ritrattati interagissero con la scena. I suoi ritratti si caratterizzano per la messa in posa delle mani, in maniera tale da richiamare forme geometriche, utilizzate ai fini della composizione estetica.

 

Truman Capote, fotografato da Irving Penn

Marcel Duchamp, fotografato da Irving Penn

RICHARD AVEDON

Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.”

 Richard Avedon nacque a New York nel 1923 e fin dalla tenera età dimostrò un grandissimo interesse per la moda e l'arte che gli fu trasmesso dall amdre Anna.

Entò all'età di 12 anni al Young Men’s Hebrew Association (YMHA) Camera Club dimostrando subito la sua bravura. Dopo un periodo nella Marina mercantile, dove fu assegnato alle foto di autopsie e carte di identità, si unì, nel 1944 al gruppo della rivista Harper's Bazaar dove rimase per 12 anni rivoluzionando il concetto di foto di moda. Avedon collocava infatti le modelle, solitamente irrigidite e statiche nelle pose, per strada o in locali notturni. Inoltre le faceva sorridere, ammiccare e ridere.

Negli anni ’60-70 Avedon seguì Diana Vreeland, direttrice di Vogue America, alla rivista e cominciò a lavorare firmando gran parte delle copertine fino all’arrivo di Anna Wintour nel 1988. Nel frattempo Avedon realizzò anche le campagne pubblicitarie per diversi brand, tra cui Gianni Versace, Calvin Klein e Revlon e lavorò con altre riviste specializzate, come Life.

Nel 1992 divenne collaboratore fisso per le prestigiose riviste The New Yorker e Rolling Stone, mentre nel 1995 e 1997 realizzò le edizioni del prestigioso calendario Pirelli.

Nel 2003, un anno prima della sua morte, venne insignito Membro Onorario della The Royal Photographic Society e ricevette la medaglia in occasione del 150esimo Anniversario dell’istituzione come riconoscimento al contributo straordinario che ha dato nel campo della fotografia.

Famoso anche lui per lo stile minimalista dei suoi scatti, Avedon ritrae i soggetti totalmente avulsi da oggetti di scena permettendo allo spettatore di concentrarsi sui mondi interiori dei protagonisti sulla scena.

 

Dovima with elephants, Richard Avedon

Kate Moss, Richard Avedon

Sofia Loren, Richard Avedon

 

Bjork, Richard Avedon 

ANNIE LEIBOVITZ

Figlia di un ufficiale della Marina e di una danzatrice, Annie Leibovitz nasce in Connecticut (Stati Uniti) nel 1949 ma cresce nei diversi luoghi cui viene destinato il padre militare. Nel corso di un viaggio in Giappone nel 1967 scatta le prime fotografie con una Minolta SRT-101, durante una scalata al Monte Fuji. Da qui nasce la sua passione per la fotografia che diventa una compagna inseparabile. All'inizio degli anni '70, una sua fotografia scattata durante le manifestazioni degli studenti di San Francisco contro la guerra in Vietnam finisce tra le mani di Jann Wenner direttore della rivista Rolling Stone, che decide di assumere la giovane Annie. Il suo primo lavoro per la rivista consiste nel fotografare John Lennon durante un'intervista e proprio durante quel servizio, la Leibovitz catturerà un'immagine che diventerà iconica nella storia del leader dei Beatles. Tre anni dopo diventa capo fotografo della testata e questo la porterà negli anni successivi a fotografare i più importanti protagonisti della sfera musicale di quegli anni.

Nel 1983 passa a Vanity Fair intensificando l'attività di ritratti per le celebrità del grande schermo, consacrandola, nei vent'anni successivi, come una della più grandi ritrattiste esistenti.

Famosa per i suoi ritratti in bianco e nero alternati a immagini a colori: la leggerezza alternata alla provocazione (famosissima la sua copertina di Vanity Fair con Demi Moore nuda con il pancione), la semplicità alternata allo sfarzo e alle costruzioni illusorie, Annie Leibovitz diventa una narratrice di straordinaria grandezza. Diventa sempre più spesso testimone del crepuscolo delle grandi icone del rock: Iggy Pop sopravvissuto a sé stesso in un ritratto teso e vibrante, Willie Nelson come un capo indiano nei ritratti ottocenteschi di Edward S. Curtis. Nel 2006 il Brooklyn Museum di New York organizza un’altra grande retrospettiva itinerante della fotografa, che l’anno successivo è la ritrattista della Regina Elisabetta II d’Inghilterra. Per una grande campagna pubblicitaria della Disney la Leibovitz ritrova molte star nei panni di personaggi celebri delle fiabe: Jeff Bridges e Penélope Cruz come la Bella e la Bestia, Scarlett Johansson come Cenerentola, Whoopi Goldberg nei panni del Genio della lampada.

Alice in Wonderland, Annie Leibovitz

The Beauty and the Beast, Annie Leibovitz

Demi Moore, Annie Leibovitz

John Lennon e Yoko Ono, Annie Leibovitz

Iggy Pop, Annie Leibovitz

Coppola's Marie Antoinette set, Annie Leibovitz

STEVEN MEISEL

La moda passa, io no”

Nato a New York nel 1954, Steven Meisel manifesta già giovanissimo uno spiccato interesse per la bellezza e la figura femminile, che ritrae di continuo nei suoi disegni, sognando donne dell'alta borghesia.

Proprio grazie alle sue illustrazioni viene notato dallo stilista Halston, che lo assume per disegnare le collezioni della maison. Nello stesso periodo inizia un secondo lavoro: scatta i primi provini fotografici alle modelle dell’agenzia Elite. Alcune modelle portano i provini alla redazione di Seventeen che ne rimane conquistata.

Da quel momento Meisel diventa il prediletto di alcune “regine della stampa”, come Franca Sozzani e Anna Wintour, e inizia a curare campagne pubblicitarie per brand prestigiosi come Versace, Valentino, Calvin Klein e Prada.

Meisel è inoltre un talent scout di modelle: ha scoperto lui Linda Evangelista e ha reso famose Heather Bratton e Coco Rocha.

Il suo stile fotografico è caratterizzato dal grande rigore, da un’essenziale formalità, da una sorta di perfetto distacco e dalla sua capacità visionaria e narrativa. Non si possono immaginare gli anni '90 senza il suo apporto estetico. Il suo obiettivo ha fotografato le creazioni dei brand più prestigiosi degli ultimi 40 anni, indossate dalle donne più belle del mondo, che ha involontariamente contribuito a rendere indiscusse icone di bellezza a livello internazionale.

Gigi Hadid, Steven Meisel

Naomi Campbell, Steven Meisel

Kaia Gerber, Steven Meisel

Cara Delavingne, Steven Meisel

HELMUT NEWTON

Helmut Newton e’ una delle figure più’ controverse della fotografia mondiale. Su di lui girano le opinioni più’ disparate. Per qualcuno e’ un genio che elevato la fotografia di moda ad arte; per altri e’ un misogino le cui fotografie hanno oltrepassato i limiti dell’accettabilità.

Egli stesso era consapevole dei giudizi controversi che attirava, e su quell’immagine da cattivo ragazzo costruendoci buona parte del suo personaggio. Una sua frase, forse la più famosa, spiega bene la sua inclinazione: «Bisogna essere sempre all’altezza della propria cattiva reputazione».

La fama di Newton esplose nel mondo della fotografia alla fine degli anni ‘60, quando iniziò’ ad introdurre nella fotografia di moda elementi di sado-masochismo, voyeurismo e omosessualità. Le donne sono riprese in pose provocanti: si aggirano cariche di tensione erotica attraverso la camera di un albergo; si adagiano su un divano colme di soddisfazione post coitale.

La sua carriera e’ stata accompagnata dal gusto per la provocazione. Le sue modelle sono alte, forti e muscolose, in pratica il prototipo di modella anni ‘80. Gli scenari che rappresenta riflettono le sue ossessioni represso e, comprensibilmente , non pochi ritengono il suo lavoro degradante per la dignità della donna.

Helmut Newton aveva capito che piu’ le sue opere erano ambigue, piu’ riuscivano a disorientare l’osservatore, più sarebbero rimaste nella sua memoria. Ha sempre sfidato le convenzioni e lo sguardo dell’osservatore, talvolta prendendolo in giro, ma sempre con stile ed eleganza.

Nonostante sia stata spesso oscurata dai contenuti, la sua tecnica fotografica e’ sopraffina: luci e composizione sono praticamente impeccabili.

Lo stilista Yves Saint Laurent, Helmut Newton

 

Sigourney Weaver, Helmut Newton

MARIO TESTINO

Testino è considerato uno dei più celebri e ricercati fotografi di moda viventi. I suoi lavori hanno contribuito a creare l’immagine di grandi case di moda come Burberry, Gucci, Calvin Klein, Yves Saint Laurent, Valentino, D&G e Versace.

Nato a Lima nel 1954 da una famiglia cattolica tradizionale, lontano dal mondo della moda e di Hollywood, Testino si trasferì dal Perù a Londra nel 1976. Fu durante gli apprendistati negli studi di John Vickers e Paul Nugent che fece i suoi primi tentativi come fotografo, ispirato da come i maestri della fotografia hanno documentato la società del loro tempo.

Durante i primi anni '90, Testino si concentrò alla sua crescita professionale in Perù ed alle sue lunghe estati adolescenziali che lo aiutarono a creare un linguaggio fotografico unico e personale.

La sua fotografia è contraddistinta da una grande scrupolosità, dalla passione per l’immagine e la sperimentazione. Testino è considerato un “creatore di icone”: a lui è stato attribuito il merito di aver dato vita a una nuova “razza” di modelle come Kate Moss e Stella Tennant.

Nulla è lasciato al caso nei suoi ritratti. Dietro l’apparente nonchalance si cela sempre una preparazione meticolosa, una scelta precisa di luci e di colori, un lavoro di équipe diretto con estrema cura, proprio come fosse un regista durante il making of di un film.

Il suo stile è stato descritto come “luxury realism”: ogni personaggio fotografato da Testino è volutamente reso speciale, pur mantenendo sempre i tratti salienti della propria personalità.

 

 

Se volete conoscere di più su questi autori vi consigliamo questi libri:

Close

50% Complete

Rimani aggiornato!

Iscriviti alla nostra newsletter per seguire la nostra formazione gratuita, le novità sui corsi che stiamo lanciando, aggiornamenti e curiosità dall'industria della fotografia.