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4 Consigli per scattare il tuo Editoriale di Fotografia Beauty

 La fotografia di un editoriale di bellezza si configura come un entusiasmante mezzo per arricchire il proprio portfolio, ottenere pubblicazioni su riviste e creare opere d'arte collaborative straordinarie. Nulla è più gratificante che vedere le proprie immagini su una rivista, ancor più se in formato cartaceo!

In un articolo futuro approfondiremo ciò che è necessario per sottoporre le tue fotografie alle riviste di moda, discutendo regole, etichetta e considerazioni. Tuttavia, prima di tutto, è essenziale creare immagini meritevoli di pubblicazione.

Come fare? Semplice, segui i seguenti 4 passaggi che condivido dal mio flusso di lavoro!

1. Definisci il Tuo Concetto.

Ogni editoriale di beauty photography di successo ha inizio con un'idea creativa. Un editoriale è una sequenza di immagini legate da un tema comune; si sta, in sostanza, narrando una storia visiva con un filo conduttore. Che può essere floreale, tratto da un colore, un trend del momento e molto altro.

Questa "storia" non necessita obbligatoriamente di un inizio, una metà e una fine con senso filosofico e logico. Può essere semplicemente anche una serie di fotografie con il mero scopo estetico. Il tema può infatti riguardare elementi come il color blocking, applicazioni, una particolare tipologia di makeup o una stagione. Se desideri che tali immagini vengano pubblicate, è fondamentale considerare le tendenze stagionali della moda. Ad esempio, non è opportuno fotografare una storia a tema estivo alla fine di agosto, sperando di vederla pubblicata in un numero di moda di ottobre (nel caso di pubblicazioni nell'emisfero Boreale).

La domanda a cui dovresti rispondere è: "Qual è la tua idea creativa, la storia che vuoi raccontare e come la vuoi raccontare?" Raccogli ispirazione, inizia a creare il tuo piano attraverso una ricerca. Man mano che definisci il tuo concetto, sarà utile creare la moodboard, chiamata anche bacheca ispirazionale.

Una bacheca ispirazionale consiste in una collezione di immagini che indicano la direzione visiva dello scatto. La moodboard costituisce una sorta di mappa visiva, solitamente contenente riferimenti a fotografie di altri fotografi, schizzi, disegni, ritagli di giornale o qualsiasi altro elemento che possa dare istruizoni al team di lavoro e che sia rilevante per capelli, trucco, illuminazione, scenografia, props o altri aspetti previsti. Le immagini possono essere reperite su riviste, libri fotografici, Instagram, Pinterest o in qualsiasi altro contesto, online che offline.

Le moodboard sono fondamentali poiché, durante una sessione fotografica di moda, non si lavora in solitudine, bensì con un team (argomento che tratterò nel prossimo segmento). Quando si collabora con altri creativi, la bacheca ispirazionale rappresenta lo strumento cruciale per garantire che tutti siano allineati nella visione del servizio fotografico. Ad esempio, il truccatore deve comprendere la tua idea creativa per poter sviluppare le proprie idee, trovare ispirazione o procurarsi i materiali necessari. Così come styling e parrucco devo capire il da farsi per procurare i materiali necessari alle realizzaizone. Se le tue esigenze non sono comunicate in anticipo, potrebbero presentarsi impreparati allo shooting e la realizzazione della tua idea essere sottoposta a grosse criticità.

Per cui ricordiamolo sempre, la comunicazione è fondamentale affinche tutto il team comprenda il loro lavoro durante una sessione fotografica. 

Adesso ti chiederai, ma come si crea una moodboard?

E' tutto molto semplice. Lascia che ti racconti il mio processo. Personalmente, di solito utilizzo modelli gratuiti su canva.com e metto insieme, in più fogli, tutte immagini raccolte sul web che possono aiutarmi a spiegare al team cosa sto cercando di ottenere. Creo una pagina per segmento di lavoro, ad esempio na pagina per lo styling, una pagina per il make up, una per il parrucco, una per la o le modelle o modelli se abbiamo anche umomini. Insomma cerco di inserire tutti quegli aspetti che sono necessari per organizzare il lavoro, inserisco infatti anche la locarion, la tipologia di luce, il posing ed eventuali props.

Ad esempio negli scatti che troverai di seguito, ho deciso di basare la mia idea creativa su un trucco con applicazioni in perle e elementi naturali, per convogliare l'idea di una bellezza naturale, ma speciale. Qui come vedi tutti i colori sono ton sur tone che creano nel fruitore una sensazione di tranquillità e stabilità. In altre parole, abbiamo sviluppato con il team una storia cromatica che rimanda alla natura.

2. Riunisci il Tuo Team Creativo

Nei miei primi scatti di moda, gestivo ogni aspetto da sola: creavo abito, tentavo di truccare i soggetti, li pettinavo e quando arrivava il momento di scattare ero quasi già stanca. Senza considerare che poi la modella avrebbe dovuto aspettarmi con l'allestimento della sala di posa, luci e tutto il resto. Sebbene sia comune per un fotografo neofita svolgere molti compiti durante una sessione fotografica, coloro che generalmente ottengono maggiore successo e creano immagini più impattanti sono quei fotografi che collaborano con altri professionisti che contribuiscono a valorizzare il lavoro. Come truccatore, parrucchiere e stylist.

Considera infatti la fotografia di beuaty, come esattamente quella di moda, come un puzzle dove tutti i tasselli devono incastrarsi perfettamente affinche l'immagine finale si crei. Ecco, il team di lavoro assume questo aspetto. Ogni professionista è parte di un tassello e affinché sia perfetto è importante che venga curato da una persona specializzata.

Quando si è agli inizi, ci si abitua a operare da soli come fotografi, eseguendo tutti i compiti senza grande assistenza. Tuttavia, ti posso garantire che vale la pena sforzarsi di trovare altri creativi con cui collaborare al fine di elevare la qualità del lavoro. Le mie fotograrfie di bellezza per prodotti di capelli, ad esempio, hanno ottenuto successo non solo grazie alla maestria nell'illuminazione, ma anche perché ho dedicato tempo a stabilire contatti con parrucchieri talentuosi.

Quando parlo di "team creativo", mi riferisco solitamente a truccatori, parrucchieri, stylist, o chiunque altro sia necessario per realizzare lo scatto. Ciò potrebbe includere addirittura manicuristi, scenografi o fioristi, a seconda del concetto predefinito.

Per trovare questi artisti talentuosi, consiglio di iniziare a fare networking su piattaforme social come Instagram. Seguire altri fotografi o artisti locali consente di esplorare creativi che hanno taggato nei loro lavori. Attraverso pochi fotografi o modelli, sarà possibile individuare una rete di modelli locali, parrucchieri, truccatori e ampliare le proprie connessioni.

È possibile provare a cercare creativi in reti sociali come gruppi Facebook o gruppi Telegram o nei saloni di bellezza locali, prendere in prestito abiti da boutique nelle vicinanze o persino collaborare con studenti di moda presso scuole e università locali. Pur richiedendo un certo impegno, alla fine sarai in grado di trovare un team capace di comprendere le tue indicazioni sulla moodboard e che sia in grado di tradurre nella pratica l'idea creativa. 

Per farti un esempio, per questo editoriale, ho collaborato con una makeup artist e una parrucchiera molto competenti e professionali, in questo caso non abbiamo avuto bisogno di styling, perché qui erano previsti solo scatti closeup o al massimo il volto, nella sua ripresa più ampia, componendo così un team creativo relativamente piccolo.

 

Il mio team creativo per questi scatti era composto da:

  • Modella: Luba, rappresentata da Fabrica Milano. Ha una personalità meravigliosa fine e sofisticata, ma entusiasta e devo dire che è molto brava nel posare. Ha reso tutto il mio lavoro molto più snello.
  • Makeup artist: Valentina Pagni, che mi accompagna in questo percorso da molto tempo. Conosciuta quasi un paio di decenni fa attraverso un'amica. Con Valentina siamo molto affiatate, perché ci capiamo subito e abbiamo gli stessi gusti e questo è un valore aggiunto in un team di lavoro, soprattutto in tutti quei lavori dove la velocità e fiducia è d'obbligo. Apprezzo molto la sua versatilità e la capacità di realizzare sia un trucco fashion, che di lusso, ma anche creativo, se vi è necessità.
  • Hair stylist: Samanta Colletta. Sono entrata in contatto con lei grazie a Valentina che me l'ha presentata. E' una persona squisita, alla mano e attenta al dettaglio. Adoro il suo modo di ascoltare e la grande voglia di migliorare sempre. Mi piace il suo stile e poi non si tira mai indietro davanti alle sfide, in qualche modo è un po' simile a me.

3. Crea Coerenza e Variazione

Nel realizzare un editoriale di moda, l'obiettivo è comporre una serie di immagini che abbiano un senso per raccontare una storia visiva. E' la fida più grande!

Le fotografie non dovrebbero mai apparire singole a sè stanti, ma dovrebbero essere coese e trasmettere coerenza. Allo stesso tempo, è importante evitare che la storia risulti eccessivamente statica o ripetitiva. Solitamente, bisogna scongiurare il rischio che la stessa modella assuma la medesima posa, con la stessa espressione, punto di ripresa e composizione. Ciò risulterebbe noioso. La sfida del fotografo è trovare l'equilibrio tra coerenza e varietà, rendendo il tutto interessante!

Personalmente, il mio approccio consiste nel mantenere invariata l'illuminazione, o fare piccole varianti, variando invece molto di più pose e looks (trucco, capelli e outfit). Soprattutto se si è agli inizi, tentare di variare sempre anche l'illuminazione, può portare a creare una serie di storie apparentemente disparate e non collegate.

Un consiglio per il neofita?

Mantenere la semplicità.

         

Per questo editoriale, è composto otto immagini, ciascuna fotografia è diversa dalle altre, ma nell'insieme vi è una costante coerenza. Abbiamo cambiato 3 look per questo progetto tra trucco e parrucco, qui ho giocato maggiormente con la diversificazione delle pose e usato vari props per ottenere immagini varie. Mentre lo schema luce delle luci da studio (Broncolor 800L) è rimasto relativamente costante durante tutta la sessione. Infine in post produzione ho applicato lo stesso color grading a tutte le fotografie, per ottenere un lavoro coeso e consistente. Fondamentalmente, sono stati posa, ritaglio, composizione e posing a generare variazione.

4. L'Attrezzatura:

Non esiste una luce ideale per la fotografia di bellezza. Infatti, tutto dipende dall'idea creativa e da quello che si vuole comunicare. Puoi scegliere una luce dalla qualità dura, semi-dura oppure morbida. Hai un universo di opzioni.

La questione riguarda il modo in cui la luce aiuta a raccontare una storia, a guidare l'osservatore e a comunicare un'atmosfera. Per questo progetto, ho utilizzato la mia Canon EOS R5 con il mio obiettivo RF 100mm macro F2.8 e un semplice schema luce 2+2.  Composto da 2 luci flash Broncolor Siros 400L e 2 pannelli riflettenti.

La luce principale monta un ombrello di diametro 130 cm con finitura bianca, riflettente con diffusore in modo da ottenere un'illuminazione molto morbida, ben diffusa e ben distribuita nell'area del soggetto. Come ben sappiamo però la luce con questa qualità, così morbida, molto spesso più risultare un pò spenta.

Pertanto qui entra in gioco la seconda luce, quella di riempimento, che più riempimento la chiamerei la luce che conferisce una spinta in più in termini di brillantezza all'immagine e soprattutto sul volto, rendendolo più incisivo. Questa seconda luce monta un beauty dish bianco con griglia. Ho deciso di applicare la griglia al beauty dish perché questo accessorio serve per concentrare il fascio. Mi interessava infatti conferire maggiore brillantezza solo all'area del volto della modella. La potenza della seconda luce è meno potente della principale, perché qui il mio scopo è quello di conferire un tocco di vitalità in più al volto e non andare a sovrastare la morbidezza del modificatore di luce della principale.

Quello che stavo cercando in questo progetto fotografico di bellezza è ottenere una luminosità morbida e ben diffusa con il volto della modella un po' più sottolineato e ravvivato da un modificatore di luce con carattere come un beauty dish. Se non hai il beauty dish, possono andare bene per aggiungere un boost in più al volto della tua modella, anche una parabola con griglia oppure una lente Fresnel. 

Per rendere tutta l'immagine ancora più morbida e aprire ulteriormente le ombre, entrano in gioco i 2 pannelli riflettenti bianchi, posizionati ai lati modella in modo da avvolgerla con la luce.

Il triangolo espositivo è ISO 200, f10, 1/125. In aggiunta a questo, ho utilizzato un filtro Black Pro Mist 1/8 che aiuta ad ottenere una pelle più delicata e morbida, perché la sua caratteristica è quella di ridurre le alte luci e ridurre il contrasto, attenuando così anche le rughe e le imperfezioni della pelle. Questo genere di filtro lo si percepisce maggiormente con una luce dalla qualità dura, in questo caso, utilizzando una luce morbida non lo si vede molto, ma sicuramente è di supporto e un alleato per facilitare la post produzione della pelle. 

Una nota quando si utilizza questo genere di filtri è che oltre a ridurre il contrasto generale nella fotografia, la sua intensità viaria al variare dello zoom.

Sia l'illuminazione che l'intero setup con obiettivo e filtro, sono rimasti invariati durante l'intera sessione. Tuttavia, a livello tecnico tieni presente che quando si vanno a fare close up con un 100mm macro è necessario avvicinarsi al soggetto e per questo il tuo copro potrebbe bloccare un po' della luce, pertanto in questa fase è importante controllare l'illuminazione generale e aggiustarle il triangolo espositivo di conseguenza. Per mantenere invariate le caratteristiche della fotografia di solito per bilanciare la luce aumento gli ISO.

Altro aspetto importante, che adotto ad ogni in un servizio fotografico, è quello di cercare di mantenere l'entusiasmo alto. Per fare questo cerco di entusiasmare i miei soggetti dando loro sempre un feedback positivo, come ad esempio bella, bella, contiuna così, favolosa e così via. Di solito lascio muovere la modella in modo autonomo, poi quando vedo qualcosa che mi piace provo a chiedere di rifare quel movimento che ho trovato essere interessante. Oltre a questo tendo ad avere un altro ritmo di scatti, sì diciamolo scatto veloce, perchè questo mi aiuta a mantenere alta l'attenzione della modella, a mantenere un certo ritmo ed eccitazione durante la sessione, che di solito è relativamente breve, mai più di 10 minuti e se me la voglio prendere comoda 15 minuti. 

Se vuoi provare a ricrare nella tua sala di posa questo schema luci di seguito trovi lo schema.

Attrezzatura:

  • Canon RF 24-105mm f/4 L IS USM Lens
  • Canon R5
  • 2 Broncolor 400L
  • 2 Pannelli riflettenti bianchi rettangolari 1x2 mt
  • Sfondo dipinto a mano da Ogopogo Backdrop
  • Ampio ombrello 130cm Godox con diffusore
  • Beauty dish bianco Godox con Griglia
  • Filtro Black Pro Mist 1/8 Kase (supplied by Universo Foto)

Conclusione:

Spero che questi consigli ti siano stati d'aiuto per avviare il tuo primo editoriale di bellezza. Questo è il momento ideale per iniziare a raccogliere immagini di ispirazione. Metti in moto le tue idee, inizia a costruire moodboard con le immagini che ti ispirano di più e raccontano i tuoi concetti, fai networking con il tuo potenziale team creativo e scegli la giusta illuminazione in base al messaggio che vuoi comunicare nelle tue fotografie.

Se inizierai a fare questo, anche se non ti senti ancora pronto in questo momento per scattare questo genere di progetti, quando lo sarai, avrai già pronte molte grandi idee e contatti meravigliosi!

In ogni caso il mio consiglio è quello di semplicemente buttarti e sperimentare quanto più possibile! Se sei a corto di idee su come illuminare i tuoi progetti dai un occhio al nostro video corso Illuminare la Bellezza, il video corso di illuminazione da studio per fotografia beauty, tenuto da me per Imagery Academy, dove portai scoprire come funziona tutto il mondo dell'industria della fotografia di bellezza e acqisire nuove tecniche di illuminazione. Dalle più semplici alle più avanzate.

You deserve to shine!

Azzurra Piccardi

 

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